AVEZZANO – A Spoleto nella stagione 2015/2016 fece un disastro, portando la squadra di calcio alla retrocessione dalla serie D, ma lasciando anche un’infinità di debiti e tanti tifosi biancorossi si domandavano come avesse fatto a portare l’Avezzano ai play off del campionato di serie D. Ebbene l’arcano è stato presto svelato perché l’ex presidente della Voluntas Spoleto Andrea Pecorelli è stato arrestato ed attualmente è sottoposto ai domiciliari.
A dare la notizia è stato il quotidiano Il Messaggero, che spiega nel dettaglio la vicenda. Il 59enne romano figlio del giornalista Mino Pecorelli dal maggio 2023 è entrato ufficialmente a far parte dell’Avezzano Calcio ed ha acquisito il 50% delle quote diventando il socio di maggioranza e il Presidente.
Ebbene all’ex presidente dello Spoleto ora vengono contesti diversi reati: autoriciclaggio, truffa aggravata a malversazione di erogazioni pubbliche. A condurre l’indagine è la Guardia di Finanza di Avezzano.
Indagine che secondo Il Messaggero “coordinata dal procuratore capo Maurizio Maria Cerrato, ha svelato una frode piuttosto ingegnosa che è riuscita a drenare molti soldi: 2,2 milioni di euro, frutto di un mutuo garantito dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese”.
la truffa sarebbe partita da una società che detiene anche le quote dell’Avezzano calcio e che ha deliberato un aumento di capitale per dimostrare che avrebbe potuto investire e quindi ripagare il mutuo preso per costruire un nuovo centro sportivo polivalente.
“Ma i soldi – scrive ancora Il Messaggero – non sono mai andati a finanziare quel progetto immobiliare e sociale. Quei fondi, secondo la procura, sono stati dirottati altrove. Una parte, oltre un milione di euro (per la precisione 1.101.398 euro) sono andati a finanziare l’Avezzano calcio, cioè i costi dfi gestione della squadra impegnata nel campionato di serie D della stagione 2023/2024.
La società, attiva nel settore della somministrazione di alimenti e bevande (effettivamente Pecorelli nel 2020 in piena pandemia aveva inaugurato a Roma un’attività nel settore della somministrazione di alimentari e bevande dal nome “Osteria in Confusione” ndr), era stata presentata come una new-co nel settore dei centri sportivi al solo fine di ottenere illecitamente quel finanziamento per il centro sportivo. In realtà quei soldi sarebbero stati usati in un altro modo, per tenere in piedi la squadra e per altri obiettivi. Non certo quelli firmati per ottenere il mutuo”.