FOLIGNO – Non tutti sanno che a Foligno c’è anche una società di pugilato che, dopo un momento difficile ha ripreso alla grande le attività ed oggi  tra amatori e agonisti conta circa 50 pugili. Si chiama Foligno Boxe ed ha sede presso il Fighter Center, nelle vicinanze del centro Commerciale Piazza Umbra.

Sembra una storia come tante altre, ma non è così perché il caso vuole che ad insegnare la “noble art” del pugilato a 50 aspiranti muscolati “Rocky Balboa” sia una rappresentante del gentil sesso.

Si chiama Eleonora Negroni (foto) e l’unica tecnica FPI dell’Umbria in attività, ma non solo. Fa parte dello staff fisioterapico della Nazionale di pugilato maschile e femminile ed è anche la preparatrice atletica dell’Atletico Foligno squadra di futsal che ha preso parte per la prima volta quest’anno al campionato di serie A.

Come nasce la Foligno Boxe?
La Asd Foligno Boxe nasce un po’ per gioco e un po’ per la necessita di  avere un tetto, a seguito della chiusura della nostra vecchia palestra di pugilato, il 14 Giugno 2021 . Eravamo in 7 avevamo solo amore per il pugilato, per il sudore e la fatica… e la voglia di non rinunciare a tutto questo.

Senza una casa, Elia Gnozza, il nostro Presidente mi ha contattata e mi ha lasciato a disposizione le chiavi della sua palestra (senza nemmeno conoscermi), ma fidandosi da subito e affidandomi a 360 gradi la parte pugilistica che lì, al Fighter Center, non era affatto praticata.

Quanto pugili frequentano la palestra e come si articola l’attività?
A novembre segnavamo 50 pugili iscritti (con sorpresa del Presidente stesso).

Tanti amatori, ma anche un gruppo di agonisti inizialmente capeggiato da vecchie leve e nomi importanti del pugilato umbro (Filippo Gubbini, Riccardo Antano, Marco Sirci…) oggi più fresco e rinnovato.

Il gruppo di agonisti è promettente e in crescita. In meno di tre anni di attività siamo l’unica Asd di Foligno affiliata presso la Federazione Pugilistica Italiana. Alcuni pugili hanno già esordito altri stanno programmando il debutto.

Qual è la forza della Foligno Boxe?
Il gruppo. Per il match di un ragazzo solo si spostano anche 40persone. Ho già detto ai miei ragazzi che credo sia la palestra con lo sport individuale più squadra di sempre! Una famiglia in realtà, come ci diciamo tra noi. Amo vederli tanto uniti, amo che ciascuno è a disposizione dell’altro.

Vedere che si aiutano e spronano e sostengono per me è la soddisfazione più grande.

Quello che cerco di improntare è un ambiente basato sull’umiltà, l’educazione e il lavoro… chi semina bene raccoglie sempre bene prima o poi!

Segui sola tutti gli atleti?
A livello di gestione degli atleti sono aiutata da un altro ragazzo, pugile anche lui e tecnico, Alessandro Rosignoli, che con la sua grande passione e pazienza mi supporta e affianca da prima del primo giorno probabilmente. Ad oggi gestire tanti ragazzi da sola sarebbe stata tostissima..è una figura preziosa per me ma anche per i ragazzi.

Per il futuro cosa ci auguriamo?

È una domanda grande. Di continuare a camminare così, senza arroganza in un mondo dove ce n’è troppa.

E poi…che i ragazzi, i pugili, escano dalla palestra stanchi ma con il sorriso. E…proprio per loro di  riuscire a prendersi ciò che vogliono. Sul ring e fuori.

Che il ring gli insegni che le cose si ottengono davvero se si vuole ottenerle, ma con il lavoro duro…e che se si incassa qualche duro colpo lì o nella vita loro saranno più forti.

Io invece son lì, per loro, con loro e grazie a loro con tutta la passione (e la pazienza!!!) che ho.

Alla fine, ma non proprio alla fine poi, sogniamo che possa essere alimentata sempre di più la fiamma dell’amore per questo sport, per la nostra “noble art”.

Il rispetto per l’avversario e l’abbraccio a fine match tra i ragazzi è da sempre un momento che fa venire la pelle d’oca.

E allora non ci resta che dire: “fuori i secondi…”

 











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