ARAGONE (Spagna) – Il grosso lavoro sostenuto durante il round di Aragona non ha garantito i frutti sperati dal Kawasaki GP Project, che al Motorland ha affrontato a testa alta i rivali della categoria Supersport 300.

Tanta attenzione e cura dei dettagli alle Ninja di Fenton Seabright e Daniel Turecek, impegnati a sfruttarne il potenziale nella dura battaglia della entry class d’accesso al mondiale, forse la più complicata per equilibri e dinamiche.

E’ emersa l’esperienza del britannico numero 47, capace di qualificarsi in diciottesima posizione, previo crono 2’08″414. Su 33 iscritti e in virtù della velocità espressa nelle trasferte precedenti, l’obiettivo punti in entrambe le gare era logico e attendibile.

Purtroppo, tra azioni poco fortunate e piccoli inconvenienti, il bilancio conta il sedicesimo posto ottenuto sabato, a mezzo passo dal quindicesimo che avrebbe nuovamente mosso la sua classifica personale e della squadra capitanata da Alessio Altai.

Senza perdersi d’animo e ancora più convinto, il gruppo è già al lavoro in vista della trasferta finale fissata a Jerez de la Frontera. All’Angel Nieto si andrà per un unico e preciso motivo: tenere più su possibile il nome del team.











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