SPOLETO – Chissà se Silvia Carletti avrebbe mai pensato di partecipare ad un Campionato del Mondo di SUP.
Ma chè è il SUP?
“Lo stand up paddle (acronimo SUP) – scrive Wikipedia – è una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola (simile a quella del surf ma con maggior volume per sostenere il peso dell’atleta), utilizzando una pagaia apposita per la propulsione”.
Alla soglia dei 50 anni la spoletina, che da anni si è trasferita a vivere a Perugia, non lontano dal Lago Trasimeno, ha messo nel mirino il Mondiale 2026 che si terrà a Taormina e lo spirito non sarà quello dell’importante è partecipare perché l’obiettivo sarà ben più ambizioso e punterà in alto. Prima però la prova generale a Dubai nel 2025 per salutare la categoria 40-50.
Tutto è iniziato nel 2020 poco dopo il Covid. “Ero al mare a Marotta quando due persone dal mare si sono avvicinate dal mare con la tavola ed il remo ed hanno assistito ad un concerto che si teneva sulla spiaggia. Ho detto subito “voglio provare” e mi sono informata se al lago Trasimeno era possibile fare delle lezioni. Mi sono rivolta alla SUP Trasimeno ed ho fatto le prime cinque lezioni con l’istruttore Cristian Bottausci che oggi è il mio allenatore. In breve tempo mi sono appassionata e nell’ottobre 2021 ho disputato la mia prima gara”.
Da allora sono trascorsi appena tre anni, ma Silvia, abituata comunque alla competizione perché da giovane era una ottima pallavolista ha già preso parte a numerose gare anche all’estero.
Per la cronaca Silvia ha vinto l’ultima gara categoria 40-50 del Campionato Italiano che si è tenuta domenica scorsa al Lido di Ostia. L’atleta spoletina ha chiuso la classifica generale al 3° posto disputando solo tre gare su sei, ma è sempre salita sul gradino più alto del podio.
Insomma a Spoleto non c’è il mare e neanche un lago ma c’è una spoletina che vince in uno sport acquatico, brava Silvia…