SPOLETO – Il primo bomber biancorosso, stracci della memoria che bisogna andare a ricercare tra le mappe di qualche era fa, si chiamava Aldo Giovannini. Quando scendeva in campo, nel lontano 1952-1953, aveva il “sacro fuoco” nelle vene.

Fu il primo giocatore spoletino ad esordire in serie A con il Napoli. Dopo di lui, Angelo Orazi (ex di Roma e Catanzaro) e Mauro Boccafresca, centrocampista dai garretti tosti di Monza, Avellino e Pisa. Lungo il filone della memoria, partendo addirittura da mezzo secolo prima della nascita della Virtus Spoleto, all’auditorium del Chiostro di San Nicolò si è snodato il certosino racconto di Sergio Grifoni sui primi cento anni di storia biancorossa. Iniziando, addirittura, dalle partite con il pallone elastico che si disputavano nell’attuale piazza del Mercato.

Una storia lunga più di un secolo. Corredata da foto e particolari inediti. Un evento di cui è stato il principale artefice Alessandro Picotti, ex medico spoletino e 150 presenze in magli biancorossa tra gli anni Sessanta e Settanta culminate con la promozione in serie D.  Nel ricordo di chi ha scritto le pagine più belle ed affascinanti del calcio spoletino: dal giovanissimo Marino Monti, cui è andata la prima targa alla memoria consegnata alla figlia Anna Rita dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Dario Pompili, all’indimenticato condottiero Marcello Pasquino, in un clima di commozione palpabilissimo che non ha certo risparmiato il fratello Franco, ex centravanti dello Spoleto 1969-’70, guidato dall’uruguagio Dionisio Arce, ed i due figli Francesca e Mario.

Lunga la lista dei riconoscimenti alla memoria e di chi è stato protagonista degli anni d’oro della squadra biancorossa. Dai citati Marino Monti e Aldo Giovannini (presente la figlia Antonella) ad Alceo Rambaldi, a Luigi Leoni, che pose le basi per il rilancio del calcio cittadino negli anni Sessanta, a Luciano Evangelisti (ex giocatore della Lazio), al presidente per eccellenza di tutti i tempi: Giancarlo Mercatelli.

La lista dei premi alla memoria è proseguita con il giornalista e talent scout Sandro Morichelli, che portò all’Inter sia Giorgio Roselli, il quale si è collegato da Brindisi per salutare i circa duecento presenti, che Stefano Tacconi, il cui nome è stato salutato da una standing ovation. Riconoscimento alla memoria anche a Franco Discepoli, ed al presidente Americo Ciardelli, la cui premiazione ha preceduto quelle di Giuseppe Mannaioli, patron della promozione in C targata Pasquino, Massimo De Pascalis, Giovanni Petroni e Marcella Mollaioli, Luigino Santirosi, Vittorio Montesi e Alberto Del Frate, protagonista come diesse di tre promozione tra cui quella, indimenticata nel cuore dei tifosi, con Marcello Pasquino in panchina.

Le luci della ribalta si sono accese contemporaneamente al nuovo inno dello Spoleto, che è stato composto dall’attuale presidente Vittorio Montesi e dal fratello Giandomenico, anche lui musicista, oltre che sindaco di Cerreto di Spoleto. Presenti, in rappresentanza di Comune e Figc, il vice sindaco Stefano Lisci ed il vice presidente del Comitato umbro, Carlo Emili. L’occasione del centenario dello Spoleto è servita a presentare la nuova collaborazione con la Torino Academy presente con il dirigente Alessandro Cabella, che ha portato i saluti e gli auguri del presidente granata, Urbano Cairo.











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