SPOLETO – Sport, tradizione e storia della città di Spoleto: “Intitolate il campo da calcio di San Nicolò a Cesarino”. È l’iniziativa lanciata da valleumbrasport.it per ricordare uno dei grandi personaggi della città di Spoleto.

Oggi Cesare Maiocchi, noto a tutti come “Cesarino” avrebbe avuto 102 anni e se fosse ancora vivo state sicuri che ci sarebbe ancora anche la Stella Rossa. La società fondata negli anni 50 dallo stesso Cesarino ha scritto la storia del calcio locale e non solo perchè l’impegno di Cesare era innanzitutto di carattere sociale. La squadra inizialmente giocava allo Stadio Comunale poi si è spostata al campo di San Nicolò dove ha giocato fino al 2006.

Ma chi era Cesare Maiocchi?
A raccontarci la sua storia è lo stesso Cesarino in una meravigliosa intervista di un giovanissimo Filippo Consales (giornalista oggi responsabile stampa CONI), un documento unico ed importantissimo per la storia di Spoleto perché Maiocchi non si impegnò solo nel settore sportivo anzi addirittura fu Sindaco per un giorno.

La storia
Scomparso nel 2014 Cesarino fu prima garzone, poi postino e infine dipendente Enel. Nel 1943 scappa dalle minacce degli uomini del regime fascista e raggiunge Napoli, riuscendo a superare la linea Gustav e a unirsi ad altri partigiani. A Spoleto Cesarino torna alla fine della seconda guerra mondiale e da subito si spende per i diritti di cittadini e lavoratori, militando nel Pci e nel sindacato. Per il suo 80esimo compleanno la città lo nomina sindaco per un giorno.

È proprio da Napoli che parte l’idea di fondare la Stella Rossa la società che ha dato la possibilità a diverse generazioni di spoletini di giocare a calcio con l’entusiasmo ed il sorriso in volto. rimane storica la frase: “Daje che l’emo imbottijati…”

Insomma un personaggio che merita di essere ricordato e allora l’iniziativa di intitolargli il campo di San Nicolò parte dalla notizia di qualche giorno fa relativa ad un intervento di riqualificazione dell’impianto sportivo di San Nicolò proposto dal Comune di Spoleto.

 

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