FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Preparazione estiva, nuovi acquisti, giovani confermati e in rampa di lancio, moduli e tattiche da definire, mercato da completare, capitano da scegliere, la salvezza da conquistare e la partita del 22 agosto contro il Tolentino che segnerà il ritorno in campo del Foligno Calcio dopo oltre 5 mesi dall’ultima (sfortunata) gara contro il Cannara al Blasone. Mister Antonio Armilleiha parlato di questo e molto altro in questa intervista per ValleUmbraSport.

Mister Armillei, che impressioni ha ricevuto da questi primi giorni di allenamento con la squadra?
Le impressioni sono molto positive. I nuovi arrivati si sono aggregati subito al gruppo e stanno lavorando nel miglior modo possibile. Ho notato che il gruppo dei nuovi e quelli giocatori (giovani) confermati dallo scorso hanno familiarizzato velocemente. C’è un approccio positivo e tutti si sono subito messi a mia disposizione e a disposizione dei giocatori rimasti dallo scorso anno. Sono molto molto soddisfatto di questi primi dieci giorni di allenamento.

C’è qualcuno dei nuovi che la sta stupendo in modo particolare?
No, tutti mi stanno dando un’impressione positiva e mi piace parecchio l’approccio che hanno avuto con i più giovani, che cercano di stimolare attraverso i consigli più che con i rimproveri. Questa cosa già c’era lo scorso anno, ma è sempre positiva. Colgo l’occasione per ringraziare quelli che sono andati via perchè l’anno scorso hanno formato un gruppo fantastico che ci ha permesso di ottenere i risultati che abbiamo ottenuto. Qualcuno era due anni che giocava con noi, altri come Petterini addirittura da tre anni, ma quest’anno, purtroppo non sono più con noi. Vanno ringraziati per quello che hanno fatto e per il contributo che mi hanno dato a livello personale. Ci tengo a dire che io sono cresciuto molto grazie all’apporto dei giocatori “vecchi” dello scorso anno, che hanno permesso a me di migliorare e crescere e al Foligno di ottenere risultati importanti insieme al resto del gruppo.

Come sta vedendo i giovani aggregati con la Prima Squadra? I vari Roani, Colarieti, Giannò, Giabbecucci e Settimi sono ulteriormente maturati?
E’ normale che chi stava con noi già dallo scorso anno conosce le regole e stanno un passo avanti rispetto agli altri… Però anche chi è venuto per il primo anno qui si sta impegnando e sta dando il massimo. Sono molto soddisfatto di come sta procedendo la preparazione. C’è un bel clima e questo è estremamente positivo, sopratutto in questo momento di preparazione estiva, dove si lavora duro e se si riesce a farlo col sorriso sulle labbra è ancora meglio.

Rivedremo un Foligno Calcio simile agli anni scorsi dal punto di vista tattico?
I giocatori che abbiamo preso insieme al direttore sportivo e alla società li abbiamo presi tenendo conto del mio modo di vedere il calcio. Però ora la squadra va ancora completata e parlare adesso di moduli è prematuro. L’anno scorso abbiamo giocato la maggior parte delle partite con quattro difensori, tre centrocampisti, il trequartista e due punte, ma abbiamo giocato diverse partite anche con la difesa a tre e altre con tre punte di riferimento in avanti. Se devo scegliere, mi piace avere tre punti di riferimento davanti: o con due in avanti e un trequartista o con tre attaccanti. Il modulo, comunque, non è un problema.

Sabato giocherete la prima amichevole estiva contro il Tolentino: che cosa si aspetta di vedere dalla sua squadra?
Secondo me le partite precampionato sono gare che, visto che ci troviamo in un periodo di preparazione, devono essere in funzione dell’inizio del campionato. Non mi aspetto di vedere niente di particolare, è una partita che mi serve per valutare sia i nuovi che tutti gli altri ragazzi che per la prima volta sono qui con noi.

Che emozione sarà per lei tornare a riassaporare l’odore del campo e della partita a oltre cinque mesi di distanza dall’ultima gara dell’1 marzo?
L’ho detto il primo giorno: ripartire dopo cinque mesi era già un aspetto positivo. Rigiocare la prima amichevole è un altro aspetto estremamente positivo. Dobbiamo essere positivi e sperare che questo momento negativo legato al Coronavirus possa essere, con le attenzioni giuste, un lontano ricordo.

Cosa manca ancora al Foligno per completare la rosa?
Ci serve sicuramente un difensore centrale esperto. Poi dovremo valutare la situazione dei giovani.

Sulla scelta del capitano ha qualche nome in testa?
L’anno scorso era scontato e facile da scegliere: c’erano una bandiera come Petterini e un giocatore come Peluso che era il giocatore più rappresentativo. Per quest’anno è ancora da vedere. Le idee ce l’ho, ma per ora me le tengo per me… I nuovi sono tutti qualitativamente forti, ma devo valutarli anche sotto l’aspetto caratteriale per capire quali sono i più predisposti a fare questo ruolo. Dopodichè farò una scelta.

Si può dire che il Foligno ripartirà dalle caratteristiche che lo hanno contraddistinto in questi anni sotto la sua gestione come la grinta, la cattiveria e la determinazione…e la “folignalità”?
Sono di Foligno e, anche se quest’anno degli “esperti” non c’è nessuno di Foligno, ci sono sempre io che ho Foligno l’ho nel cuore. Ci sarò io a stimolare i ragazzi di fuori per fargli capire che questa è una piazza importante, che Foligno è Foligno e anche in Serie D ha pochi rivali. I nuovi devono sapere che per questa maglia e questi colori devono dare, in ogni partita e ogni allenamento, il massimo, più del cento per cento. Devono uscire dal campo ogni domenica dando tutto sul campo, lasciando l’ultima goccia di sudore sul campo e non negli spogliatoi.

Qual è il sogno nel cassetto di mister Armillei per questa nuova stagione?
Io ho tanti difetti, tra cui quello di dire le cose chiare… Quest’anno l’obiettivo è quello della permanenza nella categoria. Il presidente Tofi e la società sono stati chiari su questo punto. Ma poi gli obiettivi si fanno piano piano, domenica dopo domenica, cercando in ogni partita di dare sempre il massimo e provare a ottenere sempre il massimo. Poi gli obiettivi si possono anche cambiare o spostare…

 

 

 

 

 











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