FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – “Questa squadra è stata improntata da persone sicuramente brave negli anni scorsi, ma che non hanno nulla a che fare con questa categoria. Non dico che lo staff tecnico era da buttare, ma non andava bene per la Serie D. I segnali erano già evidenti nei primi giorni e nelle ultime settimane sono stati confermati: e chi ha organizzato la squadra era di bassissimo livello per la Serie D”.
A lanciare la frecciata è stato il presidente del Foligno Calcio Giuseppe Izzo, ospite di Tef Channel nella trasmissione domenicale Speciale Serie D.
Il nuovo patron ha fatto il punto anche sull’organigramma societario ancora da completare: “Nessun folignate nel Cda oltre a Rino Ruiu? Quando una nave affonda, i primi a scappare sono i topi e di topi ne sono rimasti pochi… a chi è rimasto dico che hanno poca strada da fare, perché siamo un’impresa seria. Ho nominato un direttore generale, Dario Labonia, di una moralità specchiata. Non ho avuto lo stesso riscontro di moralità specchiata di cui si vantano tanti personaggi… A distanza di 4 settimane dall’inserimento del Cda posso dire che in quello precedente c’erano persone che non avevano nessuna competenza. Ora invece ci persone che hanno dimostrato di saper fare qualcosa nella vita. Avevamo dato anche due disponibilità per nominare due membri delle associazioni, ma non si sono ancora presentate e non sappiamo spiegarci il perché…”.
Izzo ha anche lanciato un’altra frecciatina: “Ho smesso da qualche anno a credere a Cappuccetto Rosso e vorrei che anche i tifosi smettessero. A quei lupi vestiti da Cappuccetto Rosso dico che io non sono il buon Tofi, bravissima persona che ha dato l’anima, ma che forse si è fidato di troppi Cappuccetti Rossi…”.