GROSSETO – Una vittoria storica al momento giusto. La Fulgens Foligno ha rialzato la testa proprio contro l’avversario peggiore, giocando però con coraggio e personalità. Non può che gongolare il tecnico Alessandro Manni al termine:

«Il momento era particolare – dice – ma ero sereno, anche più di altre volte, perchè sapevo che questo campo e un ambiente del genere potevano darci stimoli e motivazioni. Credo che siamo stati bravissimi; abbiamo sofferto all’inizio, come logico: sapevamo che avrebbero iniziato in maniera feroce, ma siamo stati nella partita. Unica pecca l’ingenuità nel subire il contropiede del rigore dell’1-0.

Lì poteva “cadere il castello”: dopo le due sconfitte ho visto rammarico nello spogliatoio. Ho cercato di ridare fiducia, so quello che possono fare i miei. Siamo stati semplici per 70 metri e giocato con la qualità che abbiamo negli ultimi 30 metri. E si è visto. Abbiamo fatto un capolavoro».

Il gol decisivo è di Khribech:

«Abbiamo passato due settimane un po’ così – ammette -; vincere qui è una grande soddisfazione per il nostro cammino. Il campionato è equilibrato e difficile, le partite non finiscono mai, come abbiamo dimostrato. Siamo stati bravi a rimanere nella sfida, a pareggiare e rimontare. Il mio gol? Un’incomprensione tra portiere e difensore: ci ho creduto ed è andata bene. Sono felice per tutta la squadra».















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