CANNARA – La pausa arriva nel momento giusto per ricaricare le pile in vista del rush finale di stagione. Il Cannara di Antonio Alessandria staziona in zona play off e, nonostante un piccolo calo di rendimento nell’ultimo periodo (con eccezione del derby vinto con il Foligno), la voglia dei rosso-blù di continuare a stupire è tanta. A parlare in casa cannarese è Flavio Mattia (foto), centrocampista classe ’91 che sta disputando una ottima stagione ed è uno dei punti cardine della squadra di Mister Alessandria.
Flavio, possiamo dire tranquillamente che la stagione del Cannara è davvero molto positiva:
«Assolutamente, il bilancio è estremamente positivo. Siamo partiti dall’anno scorso con una base forte, cioè i giocatori riconfermati come Bazzoffia, Lori, Ubaldi, Moracci ecc. e da tanti giovani tutti bravissimi. C’era il cosiddetto Zoccolo duro e sono stati fatti degli innesti mirati. Siamo partiti a fari spenti, ma con il passare delle giornate abbiamo capito che abbiamo dei valori importanti e preso fiducia. Chiaro che nell’ultimo periodo abbiamo pagato alcuni infortuni, un po’ di calo fisico e mentale ci può stare: non potevamo tenere il ritmo delle prime 15 gare ed abbiamo un po’ rallentato. La pausa ci farà bene per recuperare alcuni acciaccati e ricaricare le pile per il finale di stagione».
Parlavi di acquisti mirati: uno di questi sei stato tu dopo l’esperienza a Aprilia. Come sta andando la tua annata?
«A livello personale posso dire che è una delle mie migliori stagioni. Sto facendo, però, solo il mio dovere. Quando il dg Mattonelli mi ha cercato in estate mi ha chiesto di essere un punto di riferimento, essendo uno dei pochi over. Penso di star facendo bene personalmente, ma quello che conta è la squadra. Sono consapevole anche che nel calcio conta sempre il presente e il futuro e non il passato: perciò sono concentrato sul rush finale e di ripetere le prestazioni della prima parte di campionato. Vero che sto giocando da un po’ con un problema fisico, ma cerco di stringere i denti per dare una mano alla squadra».
Obiettivo play off?
«L’obiettivo dichiarato era la salvezza nel minor tempo possibile. Abbiamo 34 punti, ma siamo consapevoli che il campionato è difficile e siamo concentrati per fare i 9-10 punti che mancano alla matematica. Poi posso dire che la società e la squadra sono ambiziose e quello che verrà sarà ben accetto: noi proveremo a fare il meglio che possiamo».
Chi lo vince il campionato?
«Secondo me la favorita è il Trastevere, non solo per il vantaggio in classifica. Ho fatto negli ultimi anni il girone laziale-sardo, dove li ho incontrati, e già conoscevo la loro forza societaria e di organico. All’andata avevo visto una squadra molto più forte e quadrata rispetto al passato. Domenica da loro abbiamo perso 4-2: stavamo facendo bene per i primi 25’, ma poi sono usciti alla distanza. Hanno giocatori importantissimi per la categoria, se gli concedi qualcosa ci sta anche che ti facciano quattro reti. Sono poi molto solidi: credo che alla fine vinceranno loro».
Le umbre?
«Le nostre società hanno un budget ridotto rispetto ad altre, però conta la voglia e l’impegno nel calcio e noi umbre, magari sulla carta inferiori rispetto ad altre compagini che hanno allestito delle corazzate, ci stiamo decisamente comportando bene. Sarei molto felice se tutte le società della nostra ragione facessero il meglio possibile: sarebbe una soddisfazione per tutto il territorio».