FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – “Io e miei compagni ci crediamo. Altrimenti non saremmo qua“.
Antonio Broso, attaccante del Foligno Calcio, non perde le speranze dopo le 5 sconfitte di fila subite dai falchi e carica la squadra in vista del rush finale che ripartirà da domenica 9 maggio: “Come facciamo a non crederci? Non siamo ultimi e ci crediamo, altrimenti non andremmo ad allenarci tutti i giorni. Se non ci credo, vado a casa… L’atteggiamento visto col Trestina, ma anche con il Gavorrano e il Montevarchi è stato quello giusto, poi gli episodi fanno la differenza. Quando si va sotto con la seconda in classifica, in inferiorità numerica e sbagli un rigore, è normale avere un contraccolpo psicologico.Ma l’atteggiamento iniziale della squadra c’è stato“,
L’attaccante classe 1991, però, si lecca le ferite dopo il ko nel “derby” col Trestina: “Dispiace per come è andata a finire perché come atteggiamento e attenzione eravamo partiti bene e siamo riusciti a sbloccare il risultato. Purtroppo questo è un momento dove facciamo fatica e quindi bisogna compattarci e lavorare per cercare di raggiungere l’obiettivo di salvezza“.
La pausa arriva al momento giusto per amalgamare una rosa rinnovata dagli acquisti (ben 10) e dalle cessioni e per ricaricare le pile dal punto di vista fisico e sopratutto mentale: “In queste settimane di stop lavoreremo non solo sull’aspetto tecnico-tattico, ma anche sulla testa, che in questo momento è quella che ne risente di più. Quando le cose vanno male non dobbiamo essere negativi, ma avere più coraggio e spirito di iniziativa. E’ chiaro che l’imoegno c’è sempre stato, ma in questi momenti specialmente noi esperti dobbiamo dare una mano ai ragazzi per tirarci fuori da questa situazione. In questi giorni lavoreremo per farci trovare pronti alla ripresa“.
Broso è convinto che il Foligno deve scrollarsi di dosso la paura: “E’ normale che inconsciamente la paura, visto che venivamo da 4 sconfitte di fila. Per questo dico che in questi giorni dobbiamo lavorare molto sulla testa per non pensare a quello che è successo perchè comunque non siamo spacciati nè ultimi in classifica. Anzi. Abbiamo dimostrato anche col Gavorrano che ci siamo, poi però nei momenti topici del match può subentrare inconsciamente la paura“.
L’attaccante è contento dell’intesa con Cesario, suo nuovo compagno di reparto dopo gli addii di Mancini e Zerbo: “E’ un buon giocatore. E’ normale che, essendo arrivato da una settimana, c’è bisogno di migliorare l’intesa, ma sono tutte cose secondarie. In questo, da qui in avanti, devono contare solo la fame, la grinta la cattiveria e la voglia di vincere i duelli. Quando lo facciamo, abbiamo visto che possiamo dar fastidio agli altri”.