FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Una salvezza tranquilla da portare a casa nella speranza che si possa riprendere e poi concludere il campionato di Promozione…e che la sfortuna inizi a passare oltre la Vis Foligno. Con il ds Leonardo Ricciarelli facciamo il punto della situazione della squadra allenata da mister Rossi.
Quale è l’umore della Vis in questo momento di stop forzato al calcio giocato?
“L’umore è quello che può essere l’umore di questi giorni sotto piena pandemia. Abbiamo un paio di giocatori positivi. Abbiamo ricominciato ad allenarci da lunedì con tutte le incertezze del caso e senza poter capire se il 23 si potrà tornare a giocare oppure no. Io penso proprio di no e lo spero pure. Non è che siamo professionisti e non vogliamo mettere nessuno a rischio di contagiarsi. A noi basta già non avere 4-5 giocatori per andare in difficoltà, ci siamo passati già nell’ultima prima della sosta. E’ dura. Oltre a quello non fa mai piacere avere ragazzi positivi che poi vanno a lavorare con le conseguenze che sappiamo tutti, visto che i contagi sono molto veloci“.
Guardando invece al calcio che si è giocato finora, quale è il bilancio di questa prima parte di campionato della Vis ottava in classifica con 25 punti?
“Il bilancio è positivo per noi, per come è costruita la squadra e considerando i tanti infortuni che abbiamo avuto. Fedeli ce l’abbiamo avuto pochissime partite, Azzarelli si è rotto il crociato, Pinna non l’abbiamo mai utilizzato per un problema al ginocchio…da questo punto di vista abbiamo avuto tante difficoltà. Però noi siamo contenti della posizione in cui stiamo e di quello che abbiamo fatto fino adesso. In 18 partite ne abbiamo perse solo 5, tra cui l’ultima col Guardea in cui eravamo in emergenza, le altre con C4, Clitunno e Romeo Menti. Ci sta perdere con squadre costruite molto bene. Siamo comunque riusciti a fare punti anche con squadre più forti di noi e questo ci rende contento”.
Quali sono i buoni propositi per il 2022 appena cominciato?
“L’obiettivo è sempre quello di fare un campionato tranquillo. E’ vero che a un certo punto ci siamo trovati lassù in cima, ma non è quello il nostro obiettivo. Eravamo contenti di stare lì, però alla fine io dico che i valori escono sempre fuori. Siamo stati condizionati da tanti infortuni, di cui qualcuno molto lungo. E’ vero che gli infortuni ce l’hanno avuti un po’ tutti, ma a noi sono mancati giocatori importanti. Il campionato nostro è questo e per il momento siamo in linea. Speriamo, appena si riuscirà a riprendere a giocare, di fare i 15-16 punti che servono per raggiungere la salvezza. Io sono convinto che se siamo tutti possiamo farcela”.
Che campionato sarà da quando si riprenderà fino alla fine dei giochi?
“Il girone di ritorno è sempre più difficile di quello d’andata. Alcune squadre che sono sotto di noi si sono rinforzate, mentre noi non abbiamo fatto operazioni di nessun tipo. Le uniche operazioni è far rientrare tutti nel migliore dei modi. La prima speranza è sempre quella di tornare a giocare in totale tranquillità”.