SPOLETO (di Riccardo Elia) – Dovremo aspettare il 2025 per rivedere in campo lo Spoleto, che riprenderà la sua corsa il 12 Gennaio con il derby ad alta quota contro il Foligno al “Blasone”. Nel frattempo, abbiamo intervistato uno dei protagonisti di questa straordinaria prima parte di stagione dei ragazzi di Cavalli: Mikele Kola (foto di Marco Sivori), attaccante e capocannoniere del girone B del campionato di Promozione.

Il bomber biancorosso, che vanta più di 220 goal tra Prima Categoria e Serie D, deve la sua prolificità e continuità anche alla sua passione e abnegazione per questo sport, che lo accompagnano durante tutta la settimana, ma che trovano il loro apice nel weekend.

“Inizio a pensare alla partita della domenica già dal sabato, cercando di immaginare come potrebbe andare in base agli avversari -ci confessa Mikele – fino al fischio d’inizio però, cerco di portare un po’ di leggerezza e di spezzare la tensione che, a volte, rischia di essere insidiosa per i più giovani. Una volta iniziata la partita, cambia tutto. Divento un’altra persona, non so neanch’io il perché!”

Una trasformazione che fa evidentemente bene a lui e allo Spoleto, capace di rialzarsi quest’anno, dopo l’amara retrocessione dal campionato di Eccellenza dello scorso anno. Un netto cambiamento, nel gioco, nella fame, e ovviamente negli uomini; uno su tutti, l’allenatore: mister Alessandro Cavalli, che ha conquistato tutto l’ambiente, anche chi, come lo stesso Kola a inizio anno era un pochino diffidente:

“Forse per il mio carattere, lo ammetto. Ma il mister è stato bravissimo a prendere in mano la situazione con personalità e umiltà, portando leggerezza e formando un gruppo meraviglioso. Se siamo lassù il merito è sicuramente anche suo.”

Parole al miele quindi dell’attaccante che ci ha parlato anche dell’importanza che il mister ha avuto con lui

“Il mister ha questo dono di saper comunicare con la squadra in modo sincero, anche con quel pizzico di umanità, che comunque mantiene la distanza tra giocatore e l’allenatore, ma che in queste categorie fa la differenza nell’80% delle prestazioni. Per quanto riguarda me nello specifico il mister mi ha dato tanta libertà, nel poter fare le mie giocate, a volte sbagliando, a volte facendo goal; era una libertà che non sentivo da tanto tempo e lo ringrazio per questo. È sprecato per questa categoria.”

Libero e determinante, così si sente Mikele Kola dopo la rinascita dello Spoleto dalle ceneri dello scorso anno. Ceneri di un fuoco che non lo aveva di certo evitato, ma da cui non si è mai nascosto, anzi, alla domanda su quanto si senta responsabile nei confronti dei tifosi ci ha detto che per lui, portare lo Spoleto in Eccellenza, è diventata una questione personale.

“L’anno scorso sono stato criticato per i miei soli 8 goal, a volte anche dai tifosi, ma la retrocessione è stata solo l’epilogo di un insieme di cattive situazioni. Quest’anno è differente. Spero sempre che i mie goal siano pesanti più che numerosi, perché questi tifosi che ci seguono e incitano ovunque e la piazza di Spoleto si meritano la promozione in Eccellenza. Allo stesso modo se la merita la società per la serietà e l’umanità degli uomini al suo interno, in particolare devo e voglio ringraziare il direttore sportivo Alberto Del Frate, che quando mi sono infortunato qualche tempo fa alla cervicale, mi ha seguito ovunque. Per me questo è tutto e mi fa dare ancora di più in campo.”

Goal che nel numero e nell’importanza quest’anno non sono di certo mancati, ad oggi, 16 sono i goal in campionato dell’attaccante (dati: Tuttocampo), molti dei quali decisivi come in trasferte che rischiavano di complicarsi contro il Fanello o a Todi; per non parlare del poker a Guardea, o del goal del definitivo sorpasso in casa contro la rivale San Venanzo. Una carrellata che potrebbe far ingolosire la punta di Spoleto e farlo sognare in ottica futura.

Lo abbiamo ad esempio stuzzicato ricordandogli le sue parole dopo i 200 goal in carriera: “Voglio riportare lo Spoleto in Serie D” e chiesto se, a questo sogno, ci crede ancora.

“Per quanto riguarda il futuro io mi sono posto questo obiettivo di raggiungere i 300 goal e voglio farlo con la maglia dello Spoleto. Ho ancora 31 anni, credo in me stesso e so quello che posso dare ad una società come questa. Se arriverò a quella cifra, probabilmente lo Spoleto sarà tornato dove merita di stare, ma per adesso è solo un sogno, dobbiamo far parlare il campo, a me piace far parlare il campo perché nel calcio nulla è scontato.”

Le ultime domande le abbiamo riservate interamente al Campionato in corso, alla lotta al vertice tra San Venanzo e Spoleto, chiedendo a lui, che questo scontro lo vive ogni settimana, perché queste siano le squadre più forti.

“A mio avviso non è ancora da escludere il Foligno, per la piazza, per la moltitudine di tifosi che lo seguono, ma attualmente Spoleto e San Venanzo sono lì davanti per la maggiore ampiezza della rosa e perché in questo avvio non abbiamo sbagliato quasi nulla. C’è anche da dire che noi siamo stati più sfortunati, abbiamo avuto tanti infortuni. Se riuscissimo a mantenere la squadra al completo… Non lo dico da giocatore dello Spoleto, ma questa squadra non ha nulla a che fare con il campionato di Promozione.”

Infine la domanda delle domande: Chi lo vince il campionato? Mikele non ha dubbi:

“Una domanda troppo scontata. Io ci credo come tutti i miei compagni, da qui alla fine non molleremo un centimetro, quindi, Spoleto!”

In caso di vittoria poi, l’attaccante spoletino ci tiene a una dedica speciale:

“Il mio pensiero andrebbe sicuramente ad un ragazzo che è scomparso tragicamente poco tempo fa, il Vice Presidente della Pol Pen, Michele. Un ragazzo meraviglioso.”

Un pensiero pieno di carica emotiva e umanità, che il bomber biancorosso proverà sicuramente a realizzare, lottando per il primo posto con i suoi compagni, già dalla prossima giornata al “Blasone”.

BUON 2025 A TUTTI DA MIKELE KOLA E RICCARDO ELIA…

 

 











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