FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Nel 2018 fu tra i protagonisti del trionfo del rinato Foligno Calcio a suon di gol e assist. 4 anni dopo, si è ripetuto con la casacca della C4. Il trofeo messo in bacheca è lo stesso: il campionato regionale di Promozione. L’obiettivo che ha raggiunto, con tre giornate di anticipo e dopo una partita in cui ha messo la sua firma con una prodezza delle sue, è lo stesso: l’accesso all’Eccellenza regionale.

Tra differenze e similitudini, il fantasista Mattia Cavitolo racconta a Valleumbrasport il trionfo conquistato con la C4.

Che emozione è stata?
Vincere è sempre bello ed è un emozione sempre grande in ogni posto dove ci si riesce.

Che differenze ci sono tra questo trionfo e quello che hai conquistato nel 2018?
La prima è che quattro anni fa era col Foligno Calcio, mentre questo è con una società che sta crescendo molto e che potrebbe essere il futuro da cui ripartire come Foligno. Poi ce ne sono altre. Quattro anni fa arrivavo su un gruppo dove su 25 giocatori in 24 eravamo già amici o ci conoscevamo tutti. Alla C4, dopo che era stato fermato il campionato due anni fa, c’erano persone che si conoscevano, ma non c’era tutto quel rapporto iniziale come c’era nella rosa del Foligno di 4 anni fa. La cosa bella è che in quel periodo in cui cui il campionato non è ripartito, si è creato lo stesso un legame tra tutta la squadra, quell’amicizia che ci ha portato a vincere quest’anno con 3 giornate di anticipo. E forse potremmo fare anche il record dei 90 punti, noi puntiamo a questo…

Dall’estate scorsa voi eravate i grandi favoriti, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un’intera stagione. Quali sono state le difficoltà?

Durante la stagione abbiamo passato – anche io personalmente – dei periodi in cui, anche a causa del fermo dello scorso anno, sono venuti fuori vari problemi. Abbiamo avuto tante defezioni, certe partite l’abbiamo giocate senza 7-8 giocatori o con qualcuno che giocava mezzo acciaccato perché gli altri non erano disponibili o ancora con chi rientrava e si faceva subito male perché non era completamente recuperato. E poi, ripensando al girone d’andata…

Cosa?

Penso all’ultima sconfitta che abbiamo fatto in casa col Guardea. La domenica dopo noi avevamo una partita fondamentale a Terni dove, se avessimo perso, saremmo andati a meno 5 e rischiavamo, come succede in tutte le società che vogliono vincere il campionato, che andasse via l’allenatore o qualche giocatore. Invece abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte e siamo andati a vincere quella partita che ha spalancato le porte della nostra consapevolezza come di un gruppo forte e di qualità.

Quindi è stato il pirotecnico 3-4 con il Terni Est il momento di svolta decisivo?
Secondo me sì. Ci sono stati anche altri momenti decisivi, penso all’ultima del girone d’andata a San Venanzo, ma la vittoria col Terni Est è stata quella che ci ha compattato in tutto e per tutto e ha dimostrato che eravamo 25 veri uomini. Quello ci ha dato la consapevolezza che eravamo uomini veri e forti, sia dentro e fuori dal campo.

Passando al lato allenatore, quali sono le differenze tra mister Armillei che guidò il Foligno all’Eccellenza e mister Bicerna?
Sono molto differenti. Armillei è un allenatore che sotto l’aspetto tecnico-tattico conosce ogni singolo giocatore e ogni avversario al 100%. Bicerna è più un motivatore, è più preparato sotto l’aspetto emotivo nel senso che riesce a dare, con un discorso o una parola, un qualcosa in più.

Passando al campo, invece…meglio la coppia Braccalenti-Gjinaj o Fondi-Kola?
La coppia meglio assortita era Braccalenti-Gjinaj perché in poco tempo hanno imparato a conoscersi e a giocare spesso la palla tra loro. C’era molta affinità. Tra Kola e Fondi, invece, essendo Gabriele più una prima punta che habisogno di un giocatore più vicino che gli dava una mano e Mikele, partendo esterno, più solista, non c’è stato tutto questo feeling. Alla fine, comunque, ognuno ha garantito il gol dell’altro in alcune azioni.

L’elemento comune sei tu perché sia nel tridente del Foligno che in quello della C4 hai garantito gol e assist ad entrambe le coppie di attacco. Come ti sei trovato in questa stagione?
Il mio ruolo principale è mettere nelle condizioni migliori possibili di fare gol le coppie di attaccanti che mi trovo davanti o vicino. Quest’anno inizialmente ho avuto più difficoltà perché con Kola, pur avendoci giocato insieme alla Ducato, facevamo un altro modulo. Con Fondi avevo giocato solo in allenamento, mai in partita. Dopo un po’ di difficoltà, con il passare delle partite è cresciuta l’affinità e mi sono trovato molto bene anche con loro.

Loro hanno fatto tanti gol, ma anche tu non sei stato da meno. Che sfizio ti vuoi togliere in queste ultime tre partite?
Sono a 9 gol…al Foligno avevo finito il campionato a 10. Ho tre partite per eguagliare…e fare meglio.

In vista del prossimo anno, secondo te la C4 attuale potrebbe fare bella figura in Eccellenza?
In rosa abbiamo giocatori che hanno fatto campionati in Eccellenza e Serie D. Siamo 10-15 giocatori di categoria, penso a Fattorini, Agostini, Matarazzi, al signor Fornetti che a 44 anni ha l’entusiasmo di un ragazzo di 20 e che può fare 36 partite da subentrato, dando una mano giusta per affrontare le partite e nello spogliatoio. C’è Kola, c’è anche Piantoni, c’è Tempesta che è partito dietro ma secondo me ha dimostrato di poter essere un ottimo elemento pure in vista dell’Eccellenza. Non scordiamoci poi che a dicembre è stato preso un signor giocatore come Alessio Campagnacci che ha portato una qualità di gioco e di personalità che solo lui poteva darci. Con 3-4 innesti, se gran parte del gruppo sarà confermato, la C4 può fare molto molto bene in Eccellenza perché ci sono anche giovani forti grazie al grande lavoro che si sta facendo nel settore giovanile e su cui la C4 punta fortemente. Con l’arrivo di Bianconi, poi, il progetto della prima squadra che si sta portando avanti con serietà. Lui è una persona bravissima e di qualità.

A proposito di Bianconi: tu andrai alla vacanza-premio organizzata ad Ibiza?
Io “purtroppo” non posso andare a Ibiza perché ho il matrimonio del mio migliore amico e vado in Turchia per 3 giorni.











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