VALLE UMBRA – Dopo il mancino più forte di Foligno è il turno del mancino più forte di Spoleto. “Penalty” la rubrica settimanale a cura di Gabriele Mela nonostante le vacanze torna puntuale come sempre.

Ciao Calciofili ! Quante volte, parlando con  amici, appassionati di calcio e quant’altro, abbiamo espresso il nostro parere sul terzino o sui terzini sinistri più forti ? Molte volte non neghiamolo. Con i miei amici molto spesso parlavo di Roberto Carlos, Cabrini, Marcelo,  Zambrotta, il “Cuore di Drago” Maldini e tantissimi altri i cui nomi non mi vengono in mente. Dopo pochi minuti però mi stufavo perché la mia indole “nostrana” mi portava a pensare ai terzini protagonisti dei “miei” campionati d’interesse … quelli regionali, interregionali, insomma quelli dilettantistici. Nei primi anni 2000 Riccardo Fatone (attuale Mister San Venanzo) vinse di tutto e di più con la Pontevecchio in Eccellenza (insieme a Matteo Coresi). Chi non ricorda Gigi Galli terzino del Cannara in Eccellenza che a 40 anni suonati correva come un treno. Un’altro dal pedigree importante risponde al nome di Michele Quinti punto di forza del Cannara degli Invincibili (e imbattuti) in Promozione, oppure il nostro precedente ospite Mattia Cavitolo vincente col Falco, C4, Ducato e protagonista in IV Serie a Spoleto. Ma nell’episodio odierno mi voglio e ci vogliamo soffermare su di un terzino la cui facilità di corsa è una delle sue maggiori caratteristiche. Leader silenzioso ma attento, piede molto educato dal tiro debordante e creatore di pennellate balistiche invidiate dal più competente Ingegnere Balistico Forense. Amici, Calciofili, Appassionati, vi presento Mattia Pazzogna il “Marcelo della Marroggia”. Nato nell’anno in cui il Milan vinse un incredibile scudetto nello Stadio “Renato Curi”. Il 1999. Ex bandiera della Ducato, attuale colonna portante del rinato, bellicoso ed ambizioso Spoleto. Avete preso il  Diger-Selz post abbuffata pre-natalizia ? Volete staccarvi cinque minuti dalla noia parentale? Bene : abbiamo stuzzicanti domande seguite da simpatiche risposte. Buona lettura.

Ciao Mattia e benvenuto tra noi, partiamo da lontano e dicci, in quale ruolo hai giocato quando hai iniziato a tirare calci al pallone? Non dirci che già eri un terzino da piccolino é !
Ciao Gabriele, prima di tutto ti volevo ringraziare per avermi invitato a partecipare alla tua rubrica. Ho iniziato a giocare a calcio a La Bruna con La Castellana  da piccolino e a quell’età è ancora presto per parlare di ruoli, però principalmente sin da subito ho giocato dietro in difesa.

Tempo fa nell’estate del 2004, fu presentato il libro “L’uomo del Fiume” autobiografia del nostro corregionale Serse Cosmi. 
Colui che con un cappellino stile Benjamin Price, i suoi modi franchi, le sue grida o/e il modo in cui gesticolava, ha conquistato la simpatia e la stima del “Grande Calcio”. Se la memoria non mi inganna lessi in quel libro la seguente frase “L’emozione non ha categorie. Ho vinto uno spareggio in Prima Categoria e come emozione è stata uguale a quando ho espugnato San Siro col Perugia”. Emozione … una grande parola dal grande valore, per questo ti chiedo qual’é stata la tua più grande emozione ripensando al tuo debutto nella prima squadra della Ducato, datato 13 Settembre 2015?
Se ripenso al mio primo debutto nella prima squadra della ducato nel 2015 mi ricordo ancora l’emozione e l’agitazione che ho provato nel sentire il mio nome pronunciato tra i titolari, cosa per me inaspettata. È stato un bellissimo momento esordire così giovane all’età di 16 anni. Per questo non posso che ringraziare mister Bronzi per avermi concesso questa opportunità e alla società che ha creduto in me. 

100 è un numero speciale. Il valore simbolico del 100 deriva dal significato magico e divino del 10 che nel 100 trova la sua massima espressione.
Già i Pitagorici consideravano il 100 come un numero divino perché è il quadrato di 10 ovvero il numero perfetto.
Il 10 era considerato perfetto perché composto da 1 (la Monade, il principio di ogni cosa) da 0, il Nulla. La loro unione racchiudeva in sé la totalità dell’Universo. Per farla breve e non annoiarti ti chiedo il significato del raggiungimento di “quota 100” con la maglia tricolore della Ducato. Cosa è significato per te tagliare quel traguardo con quella maglia?
Per me raggiungere la quota 100 presenze con la maglia della Ducato è stato motivo di orgoglio, la società in cui sono cresciuto. Ero soddisfatto per il traguardo raggiunto con sacrificio e dedizione, ma anche grazie a tutti i mister che mi hanno permesso di realizzare ciò. 

Facciamo un giochino? Ti va? Conosci Francesco Repice? L’Alieno brasileiro di Saxa Rubra per Radio Rai. Siamo ad Euro 2020, finale appena vinta, l’incantevole radiocronista sportivo sopra citato divulgó il seguente monologo post-vittoria italiana: “Il calcio torna a casa. Il calcio torna dov’è nato: tra le piazze di Firenze la magnifica, e l’entusiasmo che dilaga a Roma, la città eterna, prima di scendere a bagnare la sua gioia in quello specchio di mare del golfo che va a bagnare anche le falde del Vesuvio della meravigliosa Napoli e che scende come una spada verso la Sicilia, che si affaccia sulla madre Africa. E poi ancora un’isola cristallina come la Sardegna, per salire verso un triangolo di sudore e di fatica, di sguardo verso il futuro e di lavoro di tante generazioni tra Genova, Milano e Torino.
Fino a culminare in laguna dove l’acqua accarezza la sinuosissima Venezia. E consentitelo, gentili ascoltatori, al vostro cronista che adesso questo entusiasmo dilaghi nel borgo dei borghi e nella meravigliosa Tropea, disegnando il tricolore sull’isola che va ad affacciarsi e precipitare in un mare cristallino. Dopo il 68′ vinciamo a Wembley, vinciamo ai rigori con sofferenza come solo noi sappiamo fare. In questo anno e mezzo di una sofferenza indicibile, dedichiamola questa vittoria anche ai nostri fratelli che purtroppo hanno dovuto arrendersi al Covid. Sicuramente, da qualche parte nell’universo staranno festeggiando l’ultima parata di Gigio Donnarumma che si è tuffato a mezza altezza a neutralizzare il tiro centrale di Saka che ci ha dato la vittoria nel campionato d’Europa”.
Eh si Mattia, hai capito proprio bene,il giochino è questo, ora tocca a te. Allora …immaginati seduto nella “Sala Stampa” del “Capitini” di San Giacomo, l’amico Stefano Gobbi ti lascia momentaneamente il posto da radiocronista, prendi lo smartphone chiami la Radio per farti dare la linea in diretta e … ci descrivi a mó di radiocronaca il tuo primo gol fra i grandi : Ducato-Nestor 1-1 stagione sportiva 2017/18.
Ok ci provo, il primo e unico gol.
Siamo qui al capitini e manca poco alla fine della partita, la Ducato prova a riversarsi in attacco per trovare la rete del pareggio. Azione sulla sinistra con Pazzogna che porta palla fino al limite dell’area, palla a Tomassoni che chiude l’uno due, attenzione Retee reteee, 1-1 Pazzogna con un diagonale a fil di palo e la ducato riesce a trovare il pari.

Come avrai notato il nostro format é abbastanza easy e scherzoso. Però ogni tanto chiediamo agli ospiti calciatori di aggettivare o scegliere o votare attuali o ex allenatori avuti in carriera. Visto che sei stato fino alla stagione scorsa una bandiera della Ducato, un po’ come Totti, Baresi, Maldini, Puyol, Zanetti, Del Piero ecc ecc, avendo fatto inoltre tutta la trafila nelle giovanili per poi stabilirti in prima squadra, ti chiediamo di affiancare al nome del tuo ex mister negli Allievi Regionali, nella Juniores Regionale e in Prima Squadra un aggettivo descrittivo.
Allora Mister degli allievi regionali Santarelli: Gentile, oltre ad essere un buon mister non posso che non parlarne bene per la persona è.
Mister Juniores Regionale Placidi: euforico.Una persona che da tutto, capace di creare una grande unione del gruppo
Mister prima squadra Di Tanna: Preparato. Penso che siamo un mister  competente che mette una gran passione e da tutto se stesso in ciò che fa.

Dal dopoguerra agli anni ’90 è stato il passatempo preferito degli appassionati di calcio in Italia. Un vero e proprio rito domenicale. Un fenomeno di costume. Diventa addirittura parte integrante del linguaggio. Icona della comunicazione. Fare “tredici al Totocalcio” rappresentava il sogno di una vita. E sarà proprio il Totocalcio ad accendere le speranze degli italiani al fischio d’inizio dei campionati di calcio di Serie A, B e C, quando le partite iniziano rigorosamente alle stesso orario e nel primissimo pomeriggio.
“Ci metto 1? Oppure fanno X? Oh no … forse finisce col 2?” Alcune generazioni  hanno sentito più e più volte queste domande e allora oggi caro il nostro Mattia tentiamo la sorte anche noi, ma a modo nostro. Dunque… prendendo la tua carriera calcistica come riferimento, associa l’1 alla vittoria casalinga più sublime, raffinata … della tua carriera in maglia Ducato o Spoleto, la X per il pareggio più bello insperato, importante … sempre con una delle due maglie sopra citate e per finire il 2 per la sconfitta … no anzi per la vittoria in trasferta più pregevole, sorprendete …
Allora il segno 1 lo associo alla vittoria con la maglia della Ducato contro il Sansepolcro, una partita bellissima vinta 3-2 all’ultimo secondo con un gran gol di Cavitolo in rovesciata. L’X invece lo associo alla partita del mio unico gol, Ducato-Nestor 1-1, un’emozione grandissima. Il 2 lo associo alla vittoria di inizio campionato di quest’anno con la Clitunno, vinta per 2-1 con un gol allo scadere. 

Come sei messo a Serie Tv ? Ne segui qualcuna ? Te ne suggerisco una, si intitola “Doctor Who”.
La serie narra delle avventure de “Il Dottore”, un viaggiatore del tempo e dello spazio, e delle sue compagne e compagni a bordo del Tardis una cabina blu della polizia inglese. Dammi la mano Mattia, saliamo anche noi sul nostro Tardis e nel frattempo che facciamo questo nostro viaggio interspaziale/temporale, dicci quali sono state le squadre più forti più … corazzate da te incontrate da avversario nelle 3 diverse stagioni di seguito riportate :
2017-18 vittoria Ducato Play off Promozione contro l’Ellera.
2018-19 record di punti (38) della Ducato in Eccellenza.
2022-23 stagione corrente con lo Spoleto.
Allora nella stagione 2017-2018 dove abbiamo vinto i playoff sicuramente il Foligno che aveva una rosa veramente forte con giocatori di categoria superiore alla promozione.
Nella stagione invece dove abbiamo fatto il record di punti in eccellenza anche li devo dire Foligno che ha vinto il campionato con giocatori di qualità come Peluso Ventanni e potrei dirne anche altri.
Per quanto riguarda quest’anno invece dico il Terni Fc, che si è rinforzata in questa sessione di mercato con acquisti come ad esempio Quondam.

Mattia … il giro interspaziale/temporale l’abbiamo terminato, guarda c’è il “Football Bar” dall’altra parte della strada. Ci facciamo una bevuta ? … quanto hai in tasca ? 50 centesimi ? Bene perfetto. Metti la moneta… wooow ! il JukeBox canta “Just Can’t Get Enough” dei Depeche Mode! Tanta roba la musica anni 80, a proposito di anni 80, hai presente la saga Star Wars ? Si dai il film “Guerre Stellari – L’Impero colpisce ancora”. Esatto quel film, c’era Il maestro Yoda che preparava il giovane Luke Skywalker ad affrontare il terribile tiranno Dart Fener. Mi ricordo una sua battuta : “No! Provare no! Fare, o non fare! Non c’è provare!”. A riguardo, non stai provando ma stai facendo un altro ruolo a Spoleto, il difensore centrale. In questo ruolo le palle aeree bisogna prenderle tutte, come ti ci trovi ?
Fare il difensore centrale è un ruolo che mi è sempre piaciuto . Diciamo che è da quest’anno che ci sto giocando con costanza e ringrazio per questo il Mister Raggi per la fiducia che mi ha dato sin da subito. La cosa che mi piace molto è poter impostare il gioco da dietro. 

“Essere, o non essere, questo è il dilemma.” è una frase dell’ Amleto Atto 3, scena 1 di William Shakespeare. Mi è venuta in mente questa frase perché qualche tempo fa, leggendo quotidiani sportivi, libri tematici sul calcio e quant’altro, ho riscontrato un pensiero un po’ comune in quanto in tanti pensano o credono che la mancanza di risultati sia in gran parte colpa del Mister di turno (e vai con l’esonero!) e di conseguenza di uno o più moduli tattici errati. Altri invece (forse in minima parte) pensano che ci sia una carenza o più di una nell’organico messo a disposizione dello Staff Tecnico.
In parole povere Mattia, secondo te conta più il modulo o contano più gli interpreti?
Secondo me gli interpreti, perché il modulo si fa in base ad essi e in questo deve essere bravo il mister a trovare quello più giusto, tenendo conto delle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione. 

Ripensando ad una delle domande precedentemente rivoltati, mi viene in mente una frase, un aforisma di uno scrittore scozzese con la Liguria nel cuore. Si chiamava George MacDonald e molto tempo fa scrisse: “Ricevere fiducia è una conquista più grande dell’essere amati.” Non neghiamolo Mattia, da quando sei in una prima squadra tutti i Mister avuti ti hanno dato fiducia. Chi più chi meno … ed é per questo che ti chiedo quanto é importante per un calciatore sentire la fiducia del Mister e/o della Società ? Può essere un fattore determinate se non decisivo per rendere al meglio in campo?
Secondo me è fondamentale per un giocatore avere la fiducia della società e del mister, ti permette di giocare con tranquillità e serenità e questo è importante per fare in modo che un giocatore possa rendere al massimo delle proprie capacità. 

Eeeeeee … Mattia nostro “gagliardo e tosto”, oggi ci siamo divertiti é? 
Con queste domande stravaganti poi. Viaggi interspaziali , bevute al “Football Bar”, JukeBox che cantano… adesso però è arrivato il tuo momento. Devi battere il Penalty, ecco …tieni il pallone, allacciati bene gli scarpini mi raccomando! Scrollati di dosso tutta la tensione facendo un lungo respiro … decidi se spiazzare il portiere di turno o se sfondare la rete con una bordata. Fatto sta che appena calcerai il Penalty e una frazione di secondo prima di esultare come un forsennato, svelaci cosa ti piacerebbe realizzare. Magari ti piacerebbe “riscrivere” un avvenimento passato?
Si, sicuramente mi piacerebbe riscrivere un avvenimento passato. Ducato-Tiferno, finale di coppa Italia Eccellenza. In quella partita siamo finiti ai rigori e ho avuto la possibilità di calciare un rigore che ci avrebbe potuto dare la vittoria ma purtroppo è andata male, ho ancora salvato il video sul mio telefono del momento e ogni tanto lo riguardo.

 

Bene Mattia, come in campo anche in questo ambito giornalistico te la sei cavata egregiamente. Ti ringrazio per la disponibilità e ti faccio insieme a tutta la redazione auguri di buon anno.

Auguri che facciamo molto volentieri anche e sopratutto a voi lettori, amici, appassionati che puntata dopo puntata ci seguite costantemente. Vi aspettiamo Mercoledì 4 Gennaio 2023 per il nono capitolo.

Ciao Calciofili !











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