VALLE UMBRA – È uno dei bomber più prolifici dell’Eccellenza, ma prima era un centrocampista. L’ospite di Gabriele Mela della puntata 11 di Penalty è un’ex Foligno e Spoleto.
“Venghino signori venghino! Il Luna Park di ValleUmbraSport ha riaperto i battenti, divertimento assicurato!” Di sbagliato c’è solo il congiuntivo tutto il resto è pura verità. Chi vuole assistere allo “spettacolo”, scritto dalla nostra redazione, dopo il Big Bang può andare a colpo sicuro. Stadio Comunale “Gianfranco Fioroni” di Ellera. Da 3 stagioni (20/21 inclusa) su di quel prato i tifosi elleresi si stanno godendo uno dei calciatori più fantasiosi del calcio umbro. Lui che nasce con la pelle di colore amaranto e col primo vagito in dialetto livornese, lui che da bambino giocava con gli amichetti sulla sbalorditiva Terrazza Mascagni di Livorno, lui che da giovane calciatore professionista conobbe la goliardica Foligno e non la lasció più. Lui che con le sue giocate ed i suoi guizzi offensivi fece della Città dei Due Mondi un … Mondo unico. Venghino Signori venghino! Si affrettino, lo spettacolo “Dario Colombi” sta per iniziare! Colpi di testa di pregevole fattura si produrranno in numeri da farvi impressionare. Dribbling, Rigori, Punizioni, No Look, molto più di quel che mai possiate immaginare, venghino Signori venghino, si accomodino, l’intervista è appena iniziata.
Benvenuto Dario, è con molto piacere averti come ospite anche per l’amicizia che ci lega da un po’. Visto che l’attacco giornalistico è basato su termini circensi, prendiamo spunto da questi e raccontaci quando hai iniziato a fare il prestigiatore calcistico?
Ciao Gabriele, grazie dell’invito.
Ho iniziato molto piccolo nel Livorno Nord Pontino, una squadra vicino casa. Successivamente sono stato preso dal Livorno calcio con il quale sono cresciuto fino ad approdare in prima squadra in serie B. Nel 2012 arrivo a Foligno in C2, poi Grosseto in C1 e negli ultimi anni ho alternato Serie D ed Eccellenza vestendo le maglie di Rosignano, Ghivizzano, Foiano, Gualdo, Spoleto, Subasio, Bastia, Cannara, Tiferno e infine Ellera.
Mmmmmm… siamo in vena di ricordi, leggendo dei testi riguardanti la psicologia, a quanto pare i ricordi sono immagini del passato che si archiviano nella memoria, sono delle riproduzioni successive in un momento determinato, alle quali normalmente cerchiamo di dare un’interpretazione e che, spesso, sono legate a un certo carico emotivo. Questi due concetti, memoria ed emozione, sono così uniti che il semplice fatto di sentirci felici, spaventati o afflitti porta quasi sempre all’affioramento di un ricordo del passato: è una reazione affettiva che dimostra quanto peso hanno i ricordi sulla nostra personalità.
Vendendo al nocciolo della questione : 24 Febbraio 2013 … ti fa ricordare qualcosa ? Eeeee penso proprio di sì! Foligno-L’Aquila Lega Pro 2^ Divisione scocca il minuto 76 e con la maglia del Foligno n.16 fai il tuo debutto nei Professionisti. Ci descrivi il tuo stato d’animo di quell’istante?
Beh sicuramente emozionante. L’esordio è sempre un bel ricordo. Ero arrivato da qualche giorno, il mister mi disse che potevo entrare a partita in corso e così è stato.
Passa qualche annetto, prendi la macchina e fai qualche tappa (calcistica) come i ciclisti al Giro d’Italia, arrivi a Ghivizzano e vinci gli spareggi di Eccellenza per salire in D, poi vesti l’amaranto/oro del Foiano, piano piano però la Saudade umbra, si quell’atteggiamento di nostalgico rimpianto, cresce in te giorno dopo giorno e fu così che nella stagione 2016/17 dopo la prima parte in cui vestivi la gloriosa maglia del GualdoCasacastalda ti spostavi più a sud della vecchia Flaminia, destinazione dicembrina: Spoleto. Ottima cavalcata anche col cambio di proprietà prima (fuori Censi, dentro Patron La Cava) e col cambio di guida tecnica poi (out Negro, in Esposito). Tutto finì nel primo turno play off a casa Ventinella con il pareggio finale che premiò i padroni di casa con l’accesso alla finale. Lo spogliatoio era abbastanza unito, composto da calciatori di spessore come La Cava, Menchinella, Tramontano, Bernardini, Palanca, De Costanzo, Baronci, Di Domenicantonio ecc ecc raccontaci allora il tuo mix di emozioni, delusioni, sensazioni … la tua esperienza in maglia bianco/rossa.
L’esperienza a Spoleto è stata molto bella. Eravamo un grande gruppo con giocatori importanti. Oltre a questo c’era tanta voglia di stare insieme e le risate erano tante. A partire dalla macchinata organizzata per andare ad allenarci con Palanca, Menchinella e Grillini, per finire nello spogliatoio. Spoleto è stata anche la stagione dove io e te ci siamo conosciuti, quindi per me rimane un’annata che porto sempre dentro di me.
C’era una volta uno sceneggiatore e scrittore italiano, “romano de Roma”, tra le altre è stato tra i più celebri registi italiani della sua epoca, fu, uno dei massimi esponenti della commedia all’italiana, che contribuì a renderla nota anche all’estero. Stiamo parlando del sublime Mario Monicelli. Regista per l’appunto del divertente e famoso film “Amici Miei” datato 1975. In quella pellicola cinque inseparabili amici fiorentini sulla cinquantina affrontano i loro disagi sfogandosi con scherzi a danno di malcapitati.
Uno di loro “il Perozzi” disse : “Che cos’è il genio? Fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”.
Dario, dal nostro punto di vista questa frase ti calza a pennello, e ti chiediamo qual’é il tuo punto di vista ? Cos’è per te il genio … nel calcio?
il genio del calcio è colui che è imprevedibile e sorprendente. Quello che allo stadio ti lascia a bocca aperta per i sui gesti unici e geniali.
Fine Gennaio, il freddo si fa sentire, nelle sale cinematografiche viene riprodotto un film alquanto interessante, si intitola “Il discorso del re” di Tom Hooper con Collin Firth, vincitore di ben 4 Premi Oscar, ispirato alla storia vera del futuro Re d’Inghilterra Giorgio VI, che, affetto da una severa balbuzie, cerca di risolvere il problema con uno specialista.
Questo film dimostra che anche i Re hanno le loro paure da affrontare e che, con costanza, determinazione e trovando la propria formula, tutti possiamo superarle.
Tu hai ricoperto diversi ruoli del centrocampo e da un po’ di tempo anche in attacco, in quale ti trovi più a tuo agio? Riallacciandoci alla trama del film sopra indicato, quanta costanza, determinazione, anche scaltrezza se vogliamo, ti è servita e ti ta servendo per rendere molto bene nel tuo nuovo ruolo avanzato?
Diciamo che mi già capitato in passato di ricoprire il ruolo di attaccante. Ogni allenatore ha la sua idea. La scorsa stagione ne è l’esempio, sono passato da giocare davanti alla difesa a essere punta centrale. Sempre mi metto a disposizione del mister e cerco di applicarmi in ogni ruolo che mi viene chiesto di ricoprire. Non ho mai cercato di prendere spunto da altri giocatori, ho sempre ragionato di istinto.
Il dialogo coi giovani calciatori crediamo sia di vitale importanza, specialmente in questi ultimi anni in cui gran parte dei giovani ha altri interessi oltre al calcio, o comunque ha altri svaghi da poter usufruire.
Dal mio semplicissimo punto di vista la cosa (forse) più delicata da fare, ed allo stesso tempo importante, é quella di capire il carattere di ogni calciatore e confrontarsi con loro in modo costante per trasmettere al meglio eventuali concetti tecnici e/o comportamentali e aiutarli a crescere.
Di sicuro la capacità di guidare un gruppo è probabilmente uno degli aspetti più importanti del mestiere di allenatore, cosa che viene prima anche delle conoscenze tecniche-tattiche (che comunque non possono mancare).
Ma lo è al tempo stesso anche per i famosi calciatori d’esperienza facenti parte del gruppo squadra quello di capire i più giovani, correggergli gli errori comportamentali, tecnici, tattici e via via tutto il resto. In parole povere il dialogo e la base di tutto in ambito calcistico (e non), quindi Dario secondo te, esperto calciatore quasi trentenne, quanto è importante dialogare con i più giovani ? Il dialogo é o può essere la giusta chiave di lettura per il te d’intento del giovane calciatore?
I giovani sono il futuro, soprattutto in questi campionati fanno la differenza. Ci siamo passati tutti e per questo cerco sempre di metterli a loro agio ma dall’altra parte ci vuole costanza, voglia di arrivare, tanta applicazione e sacrificio.
Facciamo una pausa ? Dai ci sta … tutte queste domande in pochi minuti … allentiamo la presa. Caffettino ? Bene. “…per favore 2 caffè grazie.” Tieni lo zucchero Dario … guarda un po’! Nel Bar c’è l’apparecchio per le Soft Darts, esatto le freccette elettroniche. Abbiamo tempo facciamoci una partita, l’euro lo metto io. Ah … una cosa … per vincere col “Nine-dart finish” devi fare centro con il punto rosso… ma certo !!! Che scemo che sono ! Fare centro … allora ne approfitto per un’altra domanda! …Dai non sbuffare, fai il bravo su, non ci vediamo spesso. Cosa significa per te far centro, Colpire il bersaglio, e in senso figurato arrivare allo scopo, raggiungere il fine cui si tende, ottenere il risultato voluto. Anche avere successo …
Raggiungere l’obiettivo fissato che ci motiva ogni giorno a migliorarci, superare difficoltà e sacrifici quotidiani.
“…Signori miei, acculturiamoci un po’!”. Sai chi disse questa frase ? L’inarrivabile Jack Nicholson con in dosso il costume da Joker nell’ inconfondibile film “Batman” del regista Tim Burton. E visto che l’Archeologo Jean Bousquet ebbe ragione nel dire che “La cultura ha la virtù di abbellire un volto più che il trucco e i cosmetici.” Ti chiediamo quindi di associare i 3 migliori allenatori avuti, secondo il tuo personalissimo pensiero, con 3 grandi esponenti artistici italiani : l’inventore Leonardo da Vinci, lo scultore Michelangelo Buonarroti ed il pittore Caravaggio.
Gabri una domanda così difficile non potevi farmela (ride). Diciamo che ogni allenatore che ho avuto mi ha lasciato sempre qualcosa. Nel bene e nel male c’è sempre qualcosa da imparare. Per questo non mi sento di nominarne 3 perché tutti sono stati utili per la mia crescita.
Direttamente dal dizionario Treccani . Segugio : 1. Cane da caccia che ha il compito di inseguire la selvaggina.
2. fig. Funzionario di polizia, investigatore che ha particolare fiuto e tenacia nel raccogliere e valutare gli indizî di un delitto o nell’individuare e rintracciare il colpevole.
Si … decisamente la 2^ definizione è quella che fa al caso nostro, “… che ha particolare fiuto”… del gol in questo caso. Eh si Dario tu hai avuto sempre una certa confidenza nel gonfiare la rete avversaria però, se non vado errato dalla stagione 2017/18, con indosso il bianco/nero della Subasio (da centrocampista capocannoniere con 17 goal !!!), hai accentuato il tuo fiuto del goal specialmente nel gioco aereo. Allora non ti resta che stilarci la tua classifica dei 10 goal più belli da te realizzati, dalla stagione 2016/17 (con le maglie di Gualdo e Spoleto) fino alla stagione attuale.
1- massese-cannara su punizione da 30 mt
2-Lama-subasio schema da angolo con tiro al volo da fuori area
3-branca-Gualdo su punizione alla fine che vale la vittoria
4-Castel del piano-subasio su punizione palo gol
5- Cannara-tuttocuoio di testa su assist di capitan Raccichini
6-Castiglione del lago-subasio pareggio su punizione, dopo vale il 1-2
7-Ellera-Castiglione del lago diagonale sul secondo palo che vale la vittoria 1-0
8-Lama-spoleto colpo di testa su angolo
9-Colorno-Ellera di testa nel ritorno playoff
10-Narnese-Ellera di testa su assist di Marconi che vale la vittoria per 1-0
Prova ad immedesimarti per un attimo nel ruolo di cronista sportivo. Ti chiama il caporedattore e ti dice di intervistare un Calciatore, o un Dirigente, o un Calciofilo che frequenta i nostri campionati dilettantistici … inizi a prepararti mentalmente, fai ricerche, prendi appunti, ti informi con i tuoi contatti e via dicendo. Prendi la macchina ti dirigi in redazione, nel frattempo smadonni perché c’è parecchio traffico ed hai poco tempo per scrivere. Arrivi…ti siedi nella tua postazione… metti in carica lo smartphone, alzi la cornetta del telefono fisso e … chi intervisteresti ? Chi ti piacerebbe chiamare … solo per il gusto di starlo a sentire mentre parla di calcio?
Sicuramente Simone Battistelli! Perché negli ultimi anni viaggiando in macchina insieme parliamo sempre di calcio e fantacalcio. Quindi un domani mi piacerebbe chiamare/intervistare lui perché è un personaggio (ride).
La storia del calcio spesso decisa dagli 11 metri. L’idea venne ad un irlandese ne 1890. Da sempre fonte di polemiche, ha assegnato Coppe, Campionati, Mondiali, amare Retrocessioni, Europei … Il primo Penalty ufficiale della storia del pallone è stato calciato il 14 Settembre 1891. Lo trasforma Joseph Health in una partita del campionato inglese: Wolverhampton Wanderers-Accrington Stanley 5-0. A causare il rigore è un fallo di mano di un centrocampista dell’Accrington; Health non sbaglia il tiro dalle 12 yards imposte dal regolamento (11 metri). E tu invece ? Di professione (atipico) goleador ? Noooo impossibile che sbagli il Penalty, di sicuro non il nostro ! Sei glaciale Dario … hai posizionato il pallone e non te ne sei neanche accorto da quanto sei determinato e concentrato. Qui non parliamo di Foligno, Tiferno, Spoleto, Bastia, Subasio … no non parliamo neanche della lotta al vertice tra la tua Ellera e lo storico Sansepolcro. Qui parliamo del nostro Penalty ! Il più importante di tutti emotivamente parlando. Senti il fischio arbitrale, calci forte… angolato … ad incrociare alla sinistra del portiere e … Goooooooo!!!! Urli di gioia Dario ! Perché con questo Penelty … cosa cambieresti ? Modificheresti qualcosa del tuo passato ? Magari scriverai un qualcosa di importante nel futuro extracalcio ? O calcistico magari …
In quello che ho fatto ho sempre messo tutto me stesso, poteva andare diversamente? Chi lo sa. Per quanto mi riguarda non modificherei niente, perché il mio vissuto mi ha permesso di incontrare tante persone stupende che mi hanno saputo regalare tutti bei ricordi .
Che dire amici Calciofili, lo spettacolo circense calcistico é terminato. Grazie a Dario Colombi che con le sue risposte funamboliche ci ha divertito e tenuto compagnia. Ovviamente vi rinnovo l’invito per la prossima puntata … per una gita fuori porta. Ciao Calciofili !