PARIGI – La Fenice, la storia olimpica di una “piccola, grande” società che, parte da Spoleto ed arriva a Parigi, passando per Londra e Tokyo per tornare a casa con tre medaglie di bruonzo.

Alla “Porte de la Chapelle” Arena ad assistere dal vivo alla finale della competizione a squadre della ginnastica ritmica delle Olimpiadi erano presenti anche la storica DT de La Fenice Laura Bocchini ed il Presidente della società spoletina Roberto Settimi, Presidente anche della FGI Umbria. Quella di Agnese è una bella favola iniziata proprio al PalaRota di Spoleto con La Fenice.

“È stato emozionante assistere alla gara dal vivo – commenta a caldo Roberto Settimi – le nostre ginnaste sono stata bravissime, forse avremmo meritato anche la medaglia d’argento, che alla fine è andata ad Israele”.

Settimi fa riferimento allo storia sportiva di Spoleto: “Spoleto ha vinto quattro medaglie olimpiche, l’argento con Roberto Brunamonti nella pallacanestro, poi negli ultimi 16 anni sono state due atelte de La Fenice a vincere tre bronzi (uno con Andreaa Stefanescu a Londra e due con Agnese a Tokyo e Parigi)”.

In fine chiude facendo un bilancio da Presidente FGI Umbria: “Torniamo da questa olimpiade con ben cinque medaglie. Per la ginnastica (ritmica ed artistica) si tratta di un risultato storico, importante per tutto il movimento nazionale, ma anche per la nostra Umbria”.

 

 











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