VALLE UMBRA – Viva il calcio dei dilettanti umbri.. calcio? Più che il comunicato n°94 del giudice sportivo sembra un bollettino di guerra. Per la serie “Mai dire II categoria” siamo costretti a condannare ogni atto di violenza, ma quello che è avvenuto in Umbra nel fine settimana è incredibile è nel leggere il comunicato del giudice sportivo viene anche da ridere perché vengono descritte scene esilaranti.
Le partite finite nel mirino del giudice sono due entrambe del girono B del campionato di II categoria Ferro di Cavallo Madonna Alta-Pol Pen e Norcia-Taulantet. Il far west verrebbe da dire, perché nel referto si leggano frasi raccapriccianti al limite del grottesco. Assurde però alcune decisioni del GS che penalizzano fortemente la Pol Pen Spoleto rispetto al Ferro di Cavallo Madonna Alta.
Partiamo proprio da questa partita: L’impianto del Madonna Alta non è dotato di reti che dividono l’area riservata agli spettatori dal campo da gioco. La società di casa si vanta di giocare da 20anni su questo impianto all’inglese, ma come deciso anche dal GS è stata multata “per la mancata predisposizione di presidi volti a prevenire situazioni di pericolo per i tesserati che partecipano dalla gara”. In poche parole: vuoi giocare in un impianto senza barrire? Devi predisporre comunque un servizio d’ordine.
Ma le frasi raccapriccianti riportate nel referto sono due: “qualche spettatore cercava di strozzare da dietro alcuni giocatori” e addirittura “entrava dentro al campo persona identificata all’arbitro come il custode del campo, che si aggiungeva alla rissa dando calci e pugni ad alcuni giocatori avversari”.
Incomprensibile la decisione di dare la partita persa a tavolino ad entrambe le squadre, quando le responsabilità della rissa sono tutte della società di casa, che non ha provveduto a garantire la sicurezza. Il giudice multa di 400 anche la Pol Pen “per la partecipazione alla rissa anche di propri tesserati”. Forse secondo il giudice i giocatori della Pol Pen sarebbero dovuti rimanere fermi e prendere calci e pugni.
Dopo il danno anche la beffa perché l’arbitro, guarda caso, nel marasma più totale ha riconosciuto solo un dirigente della società spoletina, squalificato fino a giugno 2025 e due giocatori della Pol Pen pesantemente squalificati. Eppure nel referto del GS l’unico ad essere riconosciuto è stato il custode di casa.
Far West anche a Norcia ed i protagonisti principali di fatti esilaranti sono due un dirigente dle Norcia “In quanto al termine della gara, dove svolgeva le funzioni di assistente, andava incontro all’arbitro con aria minacciosa gridandogli contro, armato di bandierina”. Ma non finisce qui perchè un giovatore del Norcia ha fatto di più: “dopo aver preso parte alla rissa generatasi al termine della gara ed essere stato colpito dagli avversari, brandiva un pezzo di una staccionata che si trovava ai margine della recinzione dello stadio cercando di colpire i calciatori ospiti, ma veniva fermato prima di raggiungere l’intento”.
Episodi intollerabili per chi la domenica dovrebbe scendere in campo solo per divertisi ed invece si ritrova ad affrontare situazione che con lo sport hanno poco a che vedere…