SPOLETO – Si chiamerà Stadio Comunale “Giancarlo Mercatelli” di Spoleto. Manca solo la cerimonia ufficiale di intitolazione, che era prevista per domenica 20 novembre, ma per cause di forza maggiore è stata rinviata a data da stabilirsi. Il Consiglio Comunale però già da qualche mese ha votato l’atto proposto dal consigliere Enzo Alleori con il quale è stato stabilito che il maggiore impianto sportivo della città viene intitolato proprio a Giancarlo Mercatelli.
Sindaco di Spoleto dal 1970 al 1975, è stato poi assessore al sociale della Regione dell’Umbria. Prese le redini della società FBC Spoleto nel 1971. A raccontare come è iniziato tutto è lo stesso Giancarlo Mercatelli nel libero “Spoleto 70 anni di calcio” di Antonio Busetti.
“Ricordo ancora una calda sera d’estate del 1971, quando alcuni dirigenti del sodalizio (Spoleto FBC) mi rintracciarono a Visso, ero allora Sindaco di Spoleto e mi sottoposero con accenti drammatici la situazione della società che, abbandonata da tutti, si trovava anche in difficoltà per reperire la somma occorrente all’iscrizione la campionato di serie D, 1971-1972. Per la verità non trovarono da parte mia grosse resistenze ad interessarmi alla situazione, se non altro perché mi considero in vero sportivo, e mi ricordo che la mattina dopo, assieme al dottor Faustini, iniziammo subito un concreto sondaggio per portare attorno alla bandiera del sodalizio nuovi dirigenti, nuovi apporti economici e soprattutto, nuovo entusiasmo. Possiamo dire che da quel momento per la società iniziò un nuovo tipo di gestione, difficile e dura quanto si vuole, ma comunque improntata ad un profondo, sincero e disinteressato attaccamento alle sorti di uno degli sport più popolari della nostra città”.
Per diversi anni il Presidente Mercatelli ha garantito la permanenza in serie D (IV serie) e come scrive Busetti “è stato l’iniziatore di una politica di giovani. Sotto la sua presidenza vari giocatori spoletini sono stati trasferiti a società di serie superiore tra i quali Roselli e Tacconi all’Inter e Manari al Torino”.
La presidenza Mercatelli è proseguita fino a metà degli anni 80, poi ci fu la fusione con la Virtus ed è finita l’era più gloriosa della storia del calcio spoletino. Tra i protagonisti di quegli anni non si può non ricordare il giornalista Sandro Morichelli che collaborò attivamente con la società anche per avviare le collaborazioni con i grandi club della serie A.
I protagonisti del calcio spoletino degli anni 70-80 ricordano così il Presidente Mercatelli:
Giampiero (tifoso): “È stato l’unico presidente che ci ha fatto vedere il calcio vero a Spoleto”.
Rodolfo (tifoso): “Ricordo nei primi anni 80 una partita amichevole tra lo Spoleto del Presidente Mercatelli e la Polonia di Zbigniew Boniek”.
Severino (tifoso): “Faceva calcio per passione… è stato l’unico che è riuscito a coinvolgere una città fredda.. valorizzava i giovani, sono stati i momenti più belli del calcio spoletino”…
Alessandro Picotti (giocatore): “Il sabato mi inviatava a cena a casa sua per evitare che andassi a ballare, la moglie mi preparava sempre una bistecca perché dovevevo crescere…”
Quel Presidente tanto amato che tanto ha fatto sognare i tifosi si è spento nel marzo del 2008, ma ora la città con l’intitolazione dello Stadio gli vuole rendere onore per aver portato in alto il nome di Spoleto (nella foto concessa della famiglia Mercatelli il presidente Giancarlo).