CASCIA – L’arbitro ha sempre il coltello dalla parte del manico e le società che pagano una salata iscrizione ai campionati in ogni caso, nel bene o nel male sono costrette a subire i suoi colpi di lama. Il Cascia però questa volta non ci sta e porta alla luce un episodio che pone diversi interrogativi su un regolamento a dir poco discutibile.
La società del Presidente Roberto Gaffi è ultima in classifica nel girone C del campionato di Prima Categoria e difficilmente riuscirà a raggiungere la salvezza, ma sta onorando comunque al meglio il campionato scendendo in campo domenica dopo domenica. Quello che non viene accettato però sono i comportamenti non consoni di coloro che devono essere i custodi del regolamento del gioco.
Così dopo la partita persa domenica scorsa per 0-2 contro il Rivo Subasio, il Presidente Roberto Gaffi stigmatizza proprio il comportamento dell’arbitro dell’incontro Ayoub Messouk della sezione di Foligno attraverso una lettera aperta inviata alla redazione di vallembrasport.it che riportiamo integralmente.
“Il sottoscritto Gaffi Roberto Presidente dell’USD Cascia in merito alla partita del 12/03/2023 giocata al Santa Rita di Cascia contro il Rivo Subasio esprime enorme insoddisfazione per come il Sig. Ayoub Messouk ha condotto l’arbitraggio della gara, non tanto per gli errori evidenti che ha commesso, ma per come si è rivolto nei confronti dei miei giocatori e dei dirigenti, confondendo la provocazione con l’autorevolezza, dicendo, ad esempio ad un nostro giocatore che nell’intervallo chiedeva spiegazioni per un gol clamorosamente annullato per fuorigioco (testuali parole) “ma non ti vedi come sei messo… vai vai negli spogliatoi e riposati che ne hai bisogno” solo perché a suo modo di vedere aveva qualche chilo di troppo, e questo modo provocatorio lo ha tenuto per tutta la gara…un atteggiamento da “presuntuosello”.
Io non sto chiedendo nulla, sono due anni che sono Presidente ed è la prima volta che sono così rammaricato, se gli arbitri vogliono rispetto, come giusto che sia, lo devono anche avere nei confronti dei giocatori, un atteggiamento come quello del Sig. Messouk esaspera solo gli animi, sembrava che stesse aspettando solo che qualche mio giocatore reagisse in modo scomposto, ed anche nei miei confronti si è rivolto con lo stesso atteggiamento provocatorio… ed a 52 anni essere trattato come un poveretto da un ragazzo che si crede Collina… non è così che si deve interpretare lo sport, noi probabilmente quest’anno retrocederemo, ma non è un dramma per me, a sottolineare il fatto che non mi sto lamentando per gli errori, l’importante è che la nostra piccola società continui a far giocare i ragazzi del posto e che soprattutto vengano rispettati come loro devono rispettare gli altri, ma atteggiamenti come questi mi fanno riflettere se ne vale veramente la pena perché non è la prima volta che ci accade, e quest’ultimo episodio è la classica goccia che fa traboccare il vaso.
P.s. per concludere ha anche pulito gli scarpini sbattendoli sulla parete degli spogliatoi”.
Ebbene dopo i fatti raccontati dal presidente mercoledì arrivato il verdetto del giudice sportivo con multa di 120 euro al Cascia “Per comportamento offensivo di un sostenitore nei confronti dell’arbitro per l’intera durata della gara e perché persona, presente indebitamente nel recinto spogliatoi, rivolgeva frasi irriguardose nei confronti dell’arbitro”.
E allora il Presidente Gaffi replica ancora: “Quel sostenitore ero io (il Presidente) e non è assolutamente vero quello dice l’arbitro, ma avendo sentito ciò che diceva lui gli ho detto che ci doveva portare rispetto. Mai visto un atteggiamento così provocatorio, ci diceva che meritavamo l’ultima posizione perché ci comportavano in modo incivile”.
E allora a questo punto ci domandiamo cosa sarebbe successo se fosse stato un giocatore a dire all’arbitro un po’ sovrappeso “ma non ti vedi come sei messo… vai vai negli spogliatoi e riposati che ne hai bisogno”. Probabilmente e giustamente si sarebbe preso diverse giornate di squalifica.
Ora però vista la situazione sarebbe opportuno che chi di dovere verificasse quanto accaduto e riportato dal Presidente Gaffi perché fare l’arbitro non significa poter abusare arbitrariamente del suo potere e addirittura permettersi di deridere un giocatore a cui vanno i nostri complimenti perché evidentemente provocato ha avuto il sangue freddo e la forza di non reagire.