PERUGIA (stefano gobbi) – Si è svolta all’Auditorium della sede del Comitato Umbro della FIGC a Perugia – Prepo, la consueta conferenza stampa di fine anno (solare) del Presidente del Comitato Umbro dott. Luigi Repace.
Quella attuale è una stagione sportiva con numeri in ripresa per il calcio della nostra regione dopo i disastri procurati dalla pandemia.
I tesserati del settore dilettanti sono 7.306 mentre per il settore giovanile il numero dei tesserati ammonta a 15.273 (in aumento rispetto alla passata stagione).
Sono questi numeri importanti per la nuova crescita del calcio nella nostra piccola regione e all’indomani della riforma dello sport subita in maniera ‘troppo passiva’ dalle realtà che popolano il nostro ambiente regionale.
Come già riferito al Ministro dello Sport nel corso di recenti incontri a livello nazionale, la citata ‘riforma’ necessita di sostanziali modifiche ed integrazioni.
Nella nuova crescita del calcio umbro fa piacere notare la presenza di nuovi giovani dirigenti.
Andranno svolti sempre maggiori incontri con le società, i dirigenti e i giocatori anche col settore arbitrale per migliorare i rapporti e la conoscenza delle norme regolamentari.
Sarà proseguita la collaborazione tra la FIGC – Umbria e l’Assessore allo Sport regionale Paola Agabiti.
Con le convocazioni di rito in tutta la regione, iniziati i preparativi per la formazione delle varie rappresentative che parteciperanno al Torneo delle Regioni.
Saranno effettuati i tornei (come quello della Pace) a cui il CRU tiene molto e a cui ha chiesto di partecipare una rappresentativa della Cina che ci ha anche chiesto collaborazione per il loro sviluppo sportivo, di poter usufruire dell’opera di tecnici specializzati.
Una riflessione anche sulla ‘violenza’ nel calcio umbro. Prima del 2019 erano al massimo 1-2 gli episodi di violenza, oggi sono molti di più.
Vanno incentivati incontri, messaggi che coinvolgendo anche gli sportivi sottolineino i sacrifici che anche i più giovani (leggi arbitri) profondono nella buona riuscita del calcio in Umbria. In quest’opera di convinzione la stampa è chiamata a recitare un ruolo importante.