CASTEL RITALDI – Quando al comune di Castel Ritaldi furono assegnati oltre 500mila euro dal bando “Sport e Periferie” la giunta, ma soprattutto la comunità esultarono perché finalmente si sarebbe posta fine alla situazione di abbandono e assoluto degrado del centro sportivo Calisto.
A questo finanziamento statale a fondo perduto si è poi aggiunto un ulteriore finanziamento regionale per circa 100mila euro ed il secondo progetto prevedeva un cofinanziamento del Comune di ulteriori 40mila euro per un totale di circa 140mila euro. Insomma al Calisto erano previsti interventi di riqualificazione per circa 710mila euro.
Era il 2022, ma oggi, dopo due anni, i rappresentati di opposizione in consiglio comunale, come riportato in un’interrogazione al sindaco Elisa Sabbatini (stralcio a pie di pagina) e all’assessore ai Lavori Pubblici rilevano uno “stato di abbandono in un degrado vergognoso” ed in particolare:
“recinzioni divelte, libero accesso a chiunque in qualsiasi ora della giornata, uso anarchico del campo da padel, zero sicurezza degli impianti, sedicente piscina colma di acqua aperta a chiunque con immaginabili rischi per adulti ed in particolare per bambini, sporcizia e materiali di risulta dai lavori ovunque, irresponsabile indifferenza dell’amministrazione comunale”.
Ora gli stessi esponenti di opposizione fanno notare nell’interrogazione, che il Comune nella relazione di fine mandato della precedente amministrazione (a giuda sempre della sindaca Sabbatini), trasmessa alla fine di marzo 2024 alla Corte di Conti, tra le opere pubbliche realizzate, aveva inserito anche i lavori per la riqualificazione e l’adeguamento funzionale dell’impianto sportivo Calisto, finanziati con il bando Sport e Periferie, ma anche quelli sempre relativi al Calisto finanziati dalla regione.
Ora non spetta a noi entrare nello specifico dei progetti perchè non abbiamo assolutamente le competenze tecniche per valutare interventi di riqualificazione ma:
Le foto allegate all’articolo sono eloquenti ed è comunque evidente lo stato di assoluto degrado in cui versa attualmente il centro sportivo Calisto ed è opportuno che come richiesto nell’interrogazione l’amministrazione comunale faccia chiarezza.
Anche per esigenze di trasparenza nei confronti della comunità, visto che sono stati spesi soldi pubblici.
L’amministrazione dovrà chiarire innanzitutto se i lavori sono terminati è se sono ancora in fase di esecuzione (vista anche la presenza di cumili di inerti al centro sportivo), poi dimostrare, carte alla mano, se gli interventi effettuati corrispondono con esattezza a quelli previsti da entrambi i progetti. In fine dovrà essere in grado di presentare relativa rendicontazione economica dei lavori finanziati con fondi pubblici.
Nessun dubbio sul buon operato dell’amministrazione comunale, ma è evidente che se tutto risulterà in regola, visto l’evdiente stato di degrado in cui versa tutt’ora un impianto su cui sono stati effettuati lavori per 700mila euro, qualcosa deve essere rivisto nel sistema di erogazione di finanziamenti pubblici, sia a livello statale che regionale.