FOLIGNO – “Unire le forze nel nome di Foligno”. Non servono tante parole per descrivere quello che è il desiderio di tanti tifosi del calcio folignate, che forse per la prima volta nella storia si trovano a vivere una situazione ambigua perché a Foligno il calcio è sempre stato “Il Foligno Calcio” e invece oggi c’è chi ha superato il Foligno Calcio ed onora al meglio il nome di Foligno su palcoscenici molto più prestigiosi di quelli del campionato di Promozione.
Come lo vogliamo chiamare un cortocircuito? A spiegare cosa è successo è uno dei tifosi più storici del Foligno Roberto Sebastiani detto “Daffy”, che il Foligno Calcio ce l’ha nel cuore.
“Le gestioni che si sono alternate alla guida del Foligno Calcio negli ultimi anni sono state disastrose, contemporaneamente a Sportella Marini è nato un nuovo progetto di calcio, prima la C4, poi la Fulgens ed i dirigenti sono stati bravi a fare il percorso inverso del Foligno, salendo fino al campionato di serie D. È vero è una società di Foligno, che onora al meglio il nome della città, ma non è quel Foligno che ha rischiato addirittura di scomparire.
Fortunatamente a salvare quel marchio, quel nome, quella storia ci hanno pensato Filippetti e tutti i dirigenti, Ruiu, Vella, Chiacchierini e gli altri che nelle ultime due stagione hanno lavorato con grande impegno e passione. Per tutto quello che stanno facendo li ringrazio anche a nome di altri tifosi.
Ora però a mio parere c’è bisogno di dare una svolta, perché il Foligno Calcio merita altri palcoscenici. Se quest’anno siamo riusciti a riportare allo stadio 800 spettatori, mi domando casa succederebbe se si tornasse a disputare la serie D? Dopo dieci anni di sofferenza c’è grande fame di calcio.
Fusione?
Chiamatela come volete, ma credo che la soluzione migliore sia quella di una sola società. Una società seria, autoritaria che possa assicurare garanzie anche da un punto di vista economico, per potersi presentare in campo con obiettivi ambiziosi. Tutte caratteristiche che la Fulgens ha dimostrato di possedere già. Questa soluzione sarebbe la migliore anche in vista del centenario fissato per il 2028.
Ora credo che giunti a questo punto della stagione prima di tutto sarebbe il caso che Filippetti, in quanto Presidente, ma soprattutto socio unico, faccia chiarezza sulle sue intenzioni per il futuro.
In fine l’appello è rivolto anche all’amministrazione comunale: Spero che anche l’amministrazione si attivi per favorire e facilitare una collaborazione tra le due società”.