FOLIGNO – “Il Foligno si iscriverà al campionato”. A rassicurare i tifosi è lo stesso sindaco Stefano Zuccarini attraverso un bell’articolo del collega Giordano Granelli, pubblicato venerdì dal ilmessaggero.it.

Si perché come riportato anche nell’articolo l’amministrazione comunale ed in particolare il Sindaco Zuccarini e l’assessore allo sport Decio Barili, mercoledì scorso, hanno incontrato il Presidente del Foligno Renato Colavita per fare il punto della situazione.

Le rassicurazioni del sindaco
Un momento importante per il futuro del calcio folignate, ma Granelli per sapere qualcosa sull’incontro è stato costretto a sentire il sindaco perché dalla società non trapela nulla e i tifosi sono preoccupati. Forse il sindaco pensa che le preoccupazioni erano relative all’iscrizione al campionato e allora ha pensato bene di rassicurare la tifoseria, garantendo di persona che la società parteciperà al campionato di Eccellenza.

Cosa preoccupa i tifosi
Non è così perché le preoccupazioni di una tifoseria quasi unica in Italia, attenta anche ai dettagli e alle questioni di carattere societario vanno ben oltre l’iscrizione ed il terrore più grande è quello di rivivere una stagione di stenti che in breve tempo poterebbe trasformarsi in un incubo.

I debiti federali non rappresentano un problema per l’iscrizione, ma…
Si perché la questione dei pagamenti degli emolumenti dell’ultima stagione, per l’iscrizione in Eccellenza può non rappresentare un problema, ma può diventarlo per affrontare la stagione. Eventuali vertenze infatti possono essere gestibili almeno fino alla data di scadenza dell’iscrizione, ma poi durante la stagione possono diventare un boomerang perché la società potrebbe essere costretta durante l’anno a tappare continuamente buchi per evitare di prendere punti di penalizzazione.

Debiti con fornitori di servizi e fornitori
Risolto almeno per la partenza il problema dei debiti federali, rimane comunque da risolvere quello legato ad eventuali pendenze con terzi come ad esempio fornitori di servizi o sponsor tecnici. Se questo fronte è praticamente impossibile quantificare il debito, ma ciò che è certo ad esempio e che mercoledì prossimo la società dovrà comparire dinnanzi al tribunale civile perché citata in giudizio per una fornitura di materiale sportivo mai pagato.

La squadra? Qual è il budget?
I tifosi esprimo grandi perplessità sulla possibilità di allestire una rosa competitiva. Effettivamente oggi 3 luglio il Foligno è l’unica società umbra a non aver ancora comunicato né conferme né acquisti. Chi ha preceduto il Presidente Colavita ai vertici societari, ha praticamente smantellato il capitale sociale composto dai cartellini dei giocatori. Ad oggi rimane ben poco anche dei giovani del vivaio ed allestire la squadra richiederebbe comunque un budget consistente che per disputare un campionato di mezza classifica potrebbe tranquillamente superare le 100mila euro. Dopo aver sborsato una consistente cifra per chiudere amaramente la stagione in D il Presidente Colavita se la sente di affrontare una nuova stagione?

Il Blasone ed il derby con la C4 a Spello?
Il Blasone rappresenta un altro ostacolo non di certo irrilevante. I costi di gestione dell’impianto sono particolarmente onerosi e la gestione stessa richiede comunque un grande impegnato a partire dalla manutenzione del manto erboso che in questi giorni ha sollevato diverse polemiche. La C4 avrebbe potuto dare una mano condividendo i costi, ma alla fine ha deciso ufficialmente di giocare le gare interne a Spello. Una situazione a dir poco paradossale, che diventerebbe assurda se la C4 dovesse addirittura vincere il derby di Foligno a Spello o meglio ancora al Blasone e se si guarda l’attuale mercato questa ipotesi non è poi così remota. A quel punto potremmo dire “Harakiri Foligno”.

E allora chiudiamo con una frase riportata nell’articolo de il Messaggro dello stesso sindaco Zuccarini che frena sulla certezza dell’iscrizione: “Speriamo che ci siano le condizioni per ripartire e che il Foligno abbia la possibilità di disputare un campionato di Eccellenza degno di questo nome”.











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