SPOLETO – Il sindaco Andrea Sisti cerca una soluzione per gli impianti sportivi di Pontebari. È un’altra delle patate bollenti che l’amministrazione comunale ha ereditato dai sindaci Benedetti, Cardarelli ed in ultimo De Augustinis.
Bocciodromo, circolo tennis Montarello e ruzzolone insistono in un area a rischio esondazione ed inoltre, come noto, devono far fronte a varie ordinanze di demolizione per abusi edilizi che mettono in forte pericolo la sopravvivenza di tre impianti sportivi, frequentati ogni settimana da centinaia di persone più e meno giovani. I tre impianti sportivi si trovano nelle vicinanze dei torrenti Tessino e Marroggia e in inverno, nei periodi particolarmente piovosi, il sindaco si è trovato costretto a firmare più di un’ordinanza di sgombero e chiusura per il rischio allagamento.
Sullo spinoso argomento il sindaco Sisti è intervenuto in consiglio comunale, spiegando quali sono le strade che intende seguire l’amministrazione per risolvere l’annoso problema. Per quanto riguarda il ruzzolone ed in particolare il manufatto su cui pende l’ordinanza di demolizione che ospita centro sociale e uffici di segreteria della società “è stata avviata una interlocuzione con la Bonificazione umbra ed in particolare con la dottoressa Candia Marcucci. C’è una struttura utilizzata dal consorzio durante la ricostruzione post sisma del 1997 che ospita oggi la Coldiretti ed un magazzino, lì ci sarebbe lo spazio per trasferire la sede del ruzzolone. Stiamo interloquendo con la regione per realizzare una passerella (pedonale ndr) per raggiungere i campi”.
Sull’area esondabile invece il sindaco ha voluto precisare che “lo studio è stato realizzato nel 1996 con strumenti dell’epoca, quindi chiediamo al distretto del Tevere una revisione generale con strumenti diversi che sono a disposizione oggi dopo vent’anni”. L’obiettivo è quello di riclassificare l’area al fine di poter gestire situazioni di allerta “su beni di questo tipo in un contesto che è quello di due corsi d’acqua uno a carattere torrentizio e l’altro un po’ più strutturato perché gestito attraverso la diga”.
Un eventuale declassificazione dell’area in questione potrebbe facilitare la sanatoria degli abusi edilizi che riguardano il circolo tennis Montarello ed il bocciodromo che al momento hanno evitato la demolizione impugnando le ordinanze dinnanzi al Tar. Sanatoria richiesta in più occasioni, ma mai concessa dal comune anche perché i manufatti sono realizzati in un area a rischio allagamento.
Da La Nazione di domenica 30 gennaio 2021