PERUGIA (d.m.) – “Un grande Presidente non fa necessariamente un grande Uomo”. Sono le parole che usa Irene Di Fiore, perugina, “amica” e tifosa dell’Atletico Foligno in un lungo post, pubblicato sul suo profilo facebook. Irene si rivolge al presidente della Sir Perugia Gino Sirci ospite della puntata della bella ed interessante rubrica di Rai 3 Umbria “Parliamo di Sport” a cura del giornalista Luca Pisinicca, pubblicata da ieri mattina sul sito internet www.rainews.it/tgr/umbria.
Ebbene come giusto che sia la puntata ha dedicato un’ampia pagina alla splendida vittoria della Sir nel campionato del mondo per club e naturalmente l’ospite in studio non poteva che essere il “funambolico” presidente Sirci. Tutto bene fin quando si è parlato di pallavolo, poi però nel finale si è passati al calcio a 5 perché domenica è andato in scena il derby di serie A2 femminile, vinto dall’Atletico Foligno per 6 a 0 contro il Perugia e sono iniziati i problemi.
E così la bella rubrica “parliamo di Sport” si è velocemente trasformata in “Mai dire… Parliamo di Sport”. Il giornalista chiede a Sirci: “è appassionato di calcio a 5?”
“No, calcio a 5 no, ho seguito un po’ adesso i mondiali di calcio, però calcio a 5 no. Il calcio a 5 è uno sport che è stato un po’ soppiantato adesso dal padel”…
Il giornalista, forse preoccupato per cosa avrebbe potuto dire Sirci, precisa che si tratta di due sport completamente diversi e presenta l’ospite, collegata da Foligno, il portiere dell’Atletico Elisa Santi tra le protagoniste della bella vittoria nel derby.
Elisa inizia a parlare e in sottofondo Sirci ride… poi interviene ancora il giornalista e Sirci a microfono aperto commenta ad alta voce: “Sto calcio a 5…giocato sul palazzetto, mi fa ridere proprio”…
La portiere dell’Atletico finisce il suo intervento ed il presidente Sirci pone una domanda ad Elisa: “il fatto di giocare dentro ad un palazzetto e fare quello sforzo li, quelle corse, dico io ma non sentono caldo? Non sentono il bisogno almeno ad un certo punto della stagione di uscire? Perchè quanto dura la stagione? Magari non so verso marzo è bene che escono (“escano” presidente serve il congiuntivo ndr)…
Ma cosa sta dicendo? (si domanderebbe chiunque). Elisa, non si scompone e con molta pazienza spiega che le condizioni del gioco outdoor sono differenti rispetto a quello all’interno del palazzetto…
Il presidente Sirci interviene ancora a sproposito: “Quando stavamo a Bastia mi ricordo che c’era una squadra sempre di ragazze che giocava a calcetto (calcetto? Ma si chiama calcia a 5 o al massimo futsal, come lui chiama la pallavolo “volley” ndr) e ricordo che loro si allenavano prima di noi e c’era il fatto che sudavano, si sentiva caldo e scivolavano… è anche pericoloso sul taraflex… questo sudare può creare degli infortuni, degli scivoloni…”
Il presidente vuole fare lo spiritoso dando addirittura del lei alla giocatrice, ma è sfortunato perché Elisa è proprio di Bastia e quel palazzetto lo conosce bene: “Non ricordo il palazzetto pericoloso per via del caldo, gli infortuni che sopraggiungono, difficilmente sono dovuti al caldo”.
Eppure di scivoloni il presidente Sirci dovrebbe essere esperto perché ogni anno pur spendendo più di tutte le altre società scivola sempre in finale e a Civitanova lo sanno bene. Forse quest’anno che gli altri hanno ulteriormente ridotto i budget il “Moratti del volley italiano” finalmente riuscirà a sorridere, ma deve stare attento perché anche i pallavolisti sudano, lo sport è “galantuomo” e punisce severamente i superbi, ma soprattutto chi non rispetta gli altri sportivi.
Con i soldi si comprano i giocatori, ma non si può comprare il savoir-faire, distante anni luce da questo “grande presidente”.