FOLIGNO – Si terrà a Foligno il 7 maggio al ciclodromo comunale “Giuseppe Casini”  la seconda edizione di “Avanti tutti!” (nella foto l’edizione 2022), giornata dedicata allo sport e all’inclusività aperta a tutti i bambini dai 5 ai 12 anni, con e senza disabilità. L’evento è stato presentato oggi in Comune, presenti gli amministratori dell’Ente. Sono intervenuti, tra gli altri,  Elena Menichini (Ceo di Ormesa); Moreno Petrini (Presidente dell’Unione Ciclistica Foligno); Daniela Zaccardi (Direttore Sportivo Unione Ciclistica Foligno Start), Mauro Zampolini (Direttore del Dipartimento di Riabilitazione USL Umbria 2, Direttore Medico ad Interim dell’ospedale di Foligno, Presidente della Società Italiana di Riabilitazione Neurologica e Presidente della Sezione della Specialistica Europea in Medicina Fisica e Riabilitazione) e Michela Lorenzini (medico specialista in Fisiatria e Medicina dello Sport e Responsabile del Centro Ausili Aziendale USL Umbria 1).

I piccoli, che potranno presentarsi in sella a tricicli adattati o biciclette, saranno coinvolti in attività ludico-sportive a gruppi misti, nel segno del divertimento e del riconoscimento reciproco: accoglierà i ragazzi un team di fisioterapisti e di istruttori della Unione Ciclistica Foligno Start, promotori dell’iniziativa a fianco di Ormesa, azienda specializzata nella progettazione e produzione di ausili per la mobilità e la postura di persone in età evolutiva e adulta.

La giornata si pone l’obiettivo di incentivare bambini e famiglie a costruire percorsi di inclusione stimolanti e divertenti e contribuire ad avviare una riflessione collettiva che consenta il superamento di stereotipi e resistenze al cambiamento. Perché ogni persona, qualunque sia il suo grado di abilità fisiche, intellettuali ed emotive, ha il diritto di vivere una vita sana e felice in un contesto favorevole ed accogliente.

Per partecipare ai giochi è necessario scrivere una mail a eventi@ormesa.com.

”L’obiettivo della nostra attività – ha spiegato Elena Menichini – è quello di contribuire a migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e dei loro caregivers perché crediamo che entrambi siano parti integranti della nostra società. Non dovrebbe esistere la parola “inclusione” così come “disabilità”, ma piuttosto diversità nelle rispettive capacità. Sono contenta ed emozionata nel confermare la seconda edizione di questo evento richiesto fortemente non solo dai piccoli triciclisti, desiderosi di giocare e socializzare come tutti i bambini, ma soprattutto dalle famiglie che prima non conoscevano la ricchezza e la bellezza dell’interazione sportiva. Vorrei che questa piccola testimonianza andasse oltre i nostri confini locali, giungendo alle istituzioni e alle altre famiglie, rendendole consapevoli del fatto che un presente fatto di pari diritti non è solo doveroso, ma possibile”.

A sottolineare la centralità del ruolo dello sport e del gioco per il bambino con disabilità, è stato Zampolini. “La riabilitazione – ha spiegato – è una fase importante; però senza un’attività successiva o contemporanea che consista nell’agire sul contesto familiare, sociale, ambientale attraverso la promozione del movimento e dello sport, inteso non solo come allenamento ma anche e soprattutto come elemento di socializzazione, i risultati finali perderebbero d’efficacia. Fare riabilitazione senza mantenere i benefici clinici dell’attività riabilitativa continuata nel contesto quotidiano (in famiglia, a scuola, nel centro sportivo) significherebbe impoverirla, relegandola soltanto all’interno delle mura ospedaliere con benefici ben più limitati”.

Sull’importanza della promozione del movimento e dello sport è intervenuta anche la Lorenzini. “Quando come fisiatra mi viene richiesto di prescrivere un ausilio – ha dichiarato – molti genitori di bambini con disabilità purtroppo non valutano l’opzione di un ausilio legato alla pratica sportiva. Nonostante questo è fondamentale cercare di proporre, oltre a degli ausili adatti, degli sport  specifici a seconda del tipo di patologia, perché attraverso lo sport il bambino può sperimentare dinamiche di gruppo e appartenenza senza limitazioni, confrontandosi con gli altri e aumentando la propria autostima, con benefici non solo fisici ma anche psicologici.”

 

GLI OSPITI DELL’EDIZIONE 2023

Presente all’evento la Fondazione Tetrabondi, una Onlus nata nel 2021 dalla volontà di apportare un cambiamento urgente nella società attraverso percorsi di inclusione reale e collaborazioni in grado di rivoluzionare il paradigma della disabilità e il modo in cui siamo abituati a rapportarci ad essa. La Fondazione trae origine dalle pagine social dei @tetrabondi e dalla narrazione della quotidianità di Sirio Persichetti, un bambino con una diagnosi di tetraparesi spastica e paralisi cerebrale dopo una “morte in culla” a 50 giorni di vita.

All’edizione 2023 di ‘Avanti tutti!’ parteciperà con Michela Lorenzini il team medico dei tre Centri ausili regionali di Perugia, Terni e Foligno, che offrono un servizio specializzato a supporto delle persone con disabilità, di caregivers e familiari nell’individuazione e nell’utilizzo di ausili tecnologicamente avanzati.

La manifestazione “Avanti tutti!” è patrocinata da Regione Umbria, Comune di Foligno, CONI (Comitato Regionale Umbria),  Comitato Italiano Paralimpico Umbria e Comitato Regionale Umbria della Federazione Ciclistica Italiana e si pone l’obiettivo di accendere i riflettori sul tema del gioco e dello sport inclusivi.

 

Frutto di una partnership tra Ormesa srl e Unione Ciclistica Foligno Start, l’evento vuole essere un momento di incontro aperto a famiglie e istituzioni che parte da un principio fondamentale: un bambino con disabilità deve poter vedere rispettato il proprio diritto al gioco all’interno di un contesto favorevole e accogliente, che gli consenta di socializzare e aprirsi agli altri in modo creativo, costruttivo e progettuale. L’obiettivo dei promotori è quello di contribuire al rafforzamento di una comunità cooperante, consapevole e stimolante, capace di generare relazioni empatiche in cui ogni bambino possa definire liberamente il percorso della propria soggettività.











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