SPELLO (R.M.) – Il 2023 della Julia Spello si è chiuso a quota 22 punti e con la vittoria sull’Arna. Adesso la squadra del tecnico Massimo Pascucci è pronta a rimettersi in moto in vista della seconda parte di campionato, quando al “XVI Giugno” arriverà la Virtus Foligno. Con l’allenatore biancorosso andiamo a scambiare qualche impressione si quello che è stato e su quello che potrebbe essere nel 2024.
Mister, i risultati sono in linea con le previsioni di luglio? Siete soddisfatti?
«Diciamo che l’andamento è positivo, siamo in linea con le aspettative della squadra. Ci mancano ancora 15-16 punti per la salvezza. Stiamo poi lanciando tanti giovani. Giochiamo quasi con una Juniores: in alcune partite abbiamo messo in campo anche sei 2004, senza scordare i 2003 e i 2002. I più anziani, se così li vogliamo chiamare, sono giocatori del 1996, 1997 e 1998. I miei stanno dando delle belle risposte e come allenatore sono soddisfatto. Il gruppo c’è».
Qual è il pregio dei suoi e dove si può migliorare?
«Nonostante lea giovane età, posso dire che le sconfitte non ci hanno fatto male a livello mentale: i ragazzi non si sono mai demoralizzati ed hanno reagito subito alle difficoltà. Si fa presto a passare dall’alto al basso, abbiamo mantenuto un bell’equilibrio mentale. La squadra invece deve migliorare nella gestione della partita, sia quando siamo in vantaggio che sotto: anche guadagnarsi un angolo o una punizione al momento giusto può essere importante… Bisogna diventare più astuti a livello sportivo».
Vero che parlare di singoli non è simpatico, ma una menzione particolare va fatta per Barreca…
«Sì, considerato che è un classe 2006. Può e deve migliorare in continuità, anche se ha fatto già 8 gol e, pensate, è mancato anche per quattro partite: vede la porta benissimo e come lui, devo essere sincero, ne ho visti pochi. Penso che potrebbe avere un bell’avvenire».
Tre domande sul campionato: Chi lo vince? Chi è la sorpresa e da qualche squadra si aspettava di più?
«Lo vince il Petrignano, ha 10 punti di vantaggio ed è una squadra quadrata e forte; anche l’Arna non è male, ma secondo è dura recuperare. La sorpresa per me è la Virtus Foligno: una squadra costruita “da zero”, anche con giocatori provenienti dall’ARCI, ma si impegnano, lottano ed hanno anche delle buone qualità. Tutti pensavano che avrebbero fatto pochissimi punti e invece sono a giocarsi la salvezza insieme a tutte le altre. Infine, forse avrei pronosticato il Rivo con più punti a questo punto della stagione, per me poteva essere più vicino al Petrignano».
Obiettivo per il 2024?
«Come detto, la salvezza il prima possibile. Poi vedremo quello che succederà. Cercheremo di toglierci le nostre soddisfazioni e soprattutto mettere in mostra i nostri giovani. Ne abbiamo ancora forti, li vedo in allenamento, e vorrei farli giocare quando sarà il momento giusto».