SOLIGHETTO – Nella 33° Trofeo Guido Dorigo, prova internazionale classe 1.1 UCI, Giulio Pellizzari si è ritagliato un posto, neanche di seconda fila, tra i migliori Junior del panorama europeo. Il portacolori dell’UC Foligno si è infatti distinto oltremodo nell’ambita classica trevigiana, conquistando un 10° di notevole spessore tecnico.
Più che il risultato a fare rumore è stata soprattutto la prestazione del classe 2003 originario di Camerino, che si è rivelato tra i più propositivi del lotto nelle fasi nevralgiche della gara. Sul secondo dei tre passaggi lungo il temibile Muro di Ca’ del Poggio, piatto forte del circuito conclusivo, lo stesso Pellizzari ha infatti aperto il gas per colmare il gap con il drappello di attaccanti, tutti di elevata qualità, evaso nella tornata precedente. Una volta ricompattatasi la situazione davanti ha tuttavia iniziato a fare la voce grossa il Team Auto Eder del fenomeno belga CianUijtdebroeks, evaso ai -30, in compagnia del francese Romain Gregoire, proprio grazie alla copertura dei compagni ancora presenti in forze nella ridotta pattuglia dei battistrada. Il transalpino si è quindi aggiudicato il testa a testa finale per il successo, mentre tra gli inseguitori l’alfiere dell’UC Foligno si è battuto con le poche forze rimaste nello sprint per il 3° posto, appannaggio di Alessandro Romele (Ciclistica Trevigliese).
Al marchigiano va dato quindi merito di non aver mai subito la corsa nelle asperità di giornata, con le possibilità di giocarsi fino all’ultimo una clamorosa vittoria che sono sfumate più per delle logiche tattiche. Il tutto in una gara estremamente dura sia per il chilometraggio che per il caldo torrido, come confermato dai soli 21 atleti giunti, tra distacchi d’altri tempi, al traguardo di Pieve di Soligo su un totale di 168 partenti. Per tutta la società dell’UC Foligno rimane al termine di questa trasferta l’orgoglio di aver potuto competere per un risultato di peso in un simile palcoscenico, al cospetto dei migliori interpreti del panorama europeo della categoria.
