SPOLETO – Un titolo regionale e due semifinali conquistate, questo il lusinghiero bilancio con cui va in archivio la stagione 2020/2021 della Monini Marconi al femminile. Partiamo dall’Under 17, fresca di titolo regionale dopo una cavalcata irresistibile da imbattute e con soli 2 set lasciati alle avversarie. Nella post season le ragazze dei tecnici Roberto Scaccia e Cristina Gargagli hanno regolato nell’ordine Orvieto nei quarti, School Volley in semifinale e Perugia in finale, mettendo così il proprio nome nell’albo d’oro del campionato.
Bravissime anche le ragazze dell’Under 13, allenate da Roberto Scaccia e Giulia Tulli, che hanno raggiunto la semifinale del loro campionato e perso con onore contro le future campionesse. “Non ci aspettavamo questa qualità da parte delle ragazze – commenta Scaccia -, avevamo pensato a questa stagione come un rodaggio per disputare una buona Under 14 l’anno prossimo, ma devo dire che ci hanno stupito per impegno e determinazione. Non posso che essere orgoglioso di loro”.
Applausi a scena aperta anche per la Serie C, la prima squadra della Monini Marconi, che, costituita con l’intento di far acquisire esperienza agli elementi dell’Under 17 e 19, ha disputato un ottimo torneo, fermandosi solo in semifinale.
Importante, per l’intero movimento femminile, è stata la collaborazione con la Pallavolo Trevi, che ha consentito a tutte le giovani atlete di ritagliarsi il proprio spazio e rendersi protagoniste nei campionati di appartenenza. E non a caso non solo l’Under 17, ma anche la 19, che ha disputato il campionato con il codice di Trevi, si è laureata campione regionale.
“Non è da tutti chiudere una stagione con questi risultati – commenta Roberto Scaccia -, soprattutto in un anno così travagliato a causa del Covid. Siamo stati attenti e scrupolosi nell’applicare i protocolli e, non a caso, ci siamo fermati solo quando è intervenuta direttamente la Federazione. Questo ci dà un grande stimolo per programmare al meglio la prossima stagione, punteremo molto sui futuri gruppi Under 14 e 18, perché le ragazze ci hanno dimostrato di avere la stoffa giusta”.