VALLE UMBRA – Fulgens Foligno, Foligno, Vis Foligno, Virtus Foligno e Fulginium, Spoleto, Ducato Spoleto, Superga 48, Pol Pen e Bacigalupo. Sono dieci le società affiliate alla Figc a Foligno e a Spoleto e quasi tutte oltre alla prima squadra possono contare sul settore giovanile.

Un movimento quello giovanile della valle Umbra di oltre mille giovani calciatori che partecipano a tutti i campionati del CRU, ma su 66 convocati nelle tre Rappresentative umbre U15, U17 ed U19 che parteciperanno al Torneo delle regioni in Sicilia non ce ne un folignate ne uno spoletino.

Un record storico, ma in negativo perché a memoria dei più appassionati una cosa del genere forse non si era mai ricordata. Troppi settori giovanili e poca collaborazione ed ecco il risultato dello “spezzatino”. Ma che fine hanno fatto i giovani talenti del calcio spletino e folignate?

Quantità a discapito della qualità e a pagare sono i più bravi
Negli ultimi anni sono aumentate le squadre giovanili delle società della valle Umbra, ma quelle che partecipano ai massimi campionato regionale (Cannara a parte) si contano sulle dita di una mano. In questo modo anche i migliori sono inseriti in squadre poco competitive, il “talento” non emerge ed è sprecato. Per fare qualità c’è bisogno di inserire i migliori ragazzi nella stessa squadra per permettergli di allenarsi in un contesto di qualità. Per fare questo c’è bisogno di collaborazione.

Ad evidenziare la crisi dei settori giovanili della valle Umbra è anche la Fulgens Foligno che, non potendo contare in prima squadra su giovani di proprietà nella speciale classifica giovani di valore della LND è tra le ultime delle oltre 150 squadre di tutta Italia.

A prevalere troppo spesso sono i personalismi a discapito del bene dei ragazzi e la quota mensile diventa la priorità rispetto ai risultati. Un modo di operare che ormai è diffuso a livello nazionale e anche in altri sport.