FOLIGNO – C’è grande amarezza tra i tifosi del Foligno per la retrocessione nel campionato di Promozione. A dire la verità la retrocessione è doppia perché nel’arco di meno di due anni di gestione firmata “Colavita” la squadra è passata dal campionato interregionale di serie D alla serie B regionale.

Un doppio passo indietro, che era ampiamente preventivabile già prima dell’iscrizione al campionato di Eccellenza, non tanto per il progetto sportivo, quanto per la situazione economica della società, ben conscia già nell’estate 2022 dei “debiti” con staff tecnico e calciatori della stagione 21-22. I Colavita però quando sono arrivati erano completamente digiuni di calcio ed hanno fatto del tutto per proseguire l’avventura, senza valutare quali sarebbero potute essere le conseguenze. E così sono iniziate ad arrivare le vertenze, con l’obbligo di pagere i debiti accumulati con staff tecnico e giocatori, l’inibizione al Presidente, ma anche 5 punti di penalizzazione.

Vista la difficile situazione economica la società ha fatto di necessità virtù, ha ridotto al minimo il budget, puntando su una rosa composta prevalentemente da giovani e su un allenatore esordiente. È nei momenti di grande difficoltà che nascono i progetti più belli ed effettivamente all’inizio della stagione il giovane Foligno di Mister Paolo Cotroneo, giocava un gran calcio ed era considerato la sorpresa del campionato.

Nel calcio però si sa i conti si fanno alla fine e le precarie condizioni societarie alla fine hanno influito anche sul risultato sportivo. La rosa ha iniziato a perdere pezzi ed i 5 punti di penalizzazione hanno pesato sia sul morale della squadra, sia sulla classifica perché oggi con 5 punti in più il Foligno avrebbe disputato almeno i play out.

Con i se e con i ma però non si va da nessuna parte e la realtà oggi è che il Foligno è retrocesso. Ma ora cosa succede? I tifosi scrivono sullo striscione affisso oggi all’esterno dello stadio Blasone “Ora basta… via tutti”

Via tutti chi? Ad oggi non ci sono notizie ufficiali su un eventuale nuovo board della società che alla fine di aprile aveva comunque comunicato un imminente cambio al vertice con l’imprenditore Simone Filippietti, che sarebbe dovuto subentrare nel ruolo di Presidente a Renato Colavita (inibito). Da quanto trapela Filippetti sarebbe anche il socio di maggioranza con Colavita ed un terzo socio che dividerebbero l’atra parte del pacchetto azionario.

Ora la società dovrà comunque ricalibrare il progetto iniziale, condizionato dalla retrocessione nel campionato di Promozione. Permane comunque una situazione economica difficile anche a causa dei debiti lasciati dalle precedenti gestioni e delle recenti vertenze. Il futuro quindi agli occhi dei tifosi continua ad apparire difficile e nebuloso.











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