PERUGIA – “O mangi sta minestra, o salti dalla finestra”. Alla fine le 175 società umbre affiliate alla LND-FIGC potranno anche non presentarsi lunedì 11 gennaio alle 17 all’Auditorio del CRU a Prepo (Perugia) per l’assemblea ordinaria elettiva del Comitato Regionale Umbria perché l’esito della tornata elettorale è già noto. Il Presidente per il quadriennio 2021-2024 sarà ancora una volta Luigi Repace.
Si perché il Presidente uscente “ballerà” ancora da solo e non avrà rivali per la corsa alla poltrona. Alla fine infatti l’aspirante candidato Luca Fiorucci non è riuscito a raccogliere le 50 adesioni da parte delle società, indispensabili per partecipare alle elezioni.
D’altronde Repace con largo anticipo già dal 31 dicembre ha ottenuto l’ok da parte del Tribunale Federale Territoriale, che ha dichiarato ammissibili le candidature del Presidente uscente e di altri aspiranti a ricoprire il ruolo di componenti del consiglio direttivo. Nella giornata di ieri poi è stato integrato l’elenco dei candidati inserendo Massimiliano Magi per la carica Nazionale di Delegato Assembleare S.G.S. A sostenere la candidatura del presidente uscente sono ben 153 società su 175. Fiorucci ha avuto a disposizione appena 6 giorni per tentare di convincere almeno 28 società a revocare la firma per Repace, ma alla fine non è riuscito ad arrivare alle 50 firme minime da presentare entro ieri (6 gennaio alle ore 12).
Fin qui tutto lecito, ma la telenovelas “Elezioni CRU LND-FIGC” potrebbe non finire qui. Ti piace vincere facile? Il gran finale però potrebbe riservare sorprese eclatanti. Innanzitutto l’aspirante candidato Fiorucci avrebbe rilevato presunte irregolarità durante l’iter per la raccolta delle firme ed ha presentato un esposto alla Procura Federale. Se la giustizia ordinaria ha tempi biblici, figuratevi quella sportiva, e quindi l’assemblea dell’11 non dovrebbe essere a rischio. Fiorucci continua nell’azione ostruzionistica e oggi avrebbe segnalato alle autorità competenti la mancanza di un piano anti-Covid indispensabile per una assemblea organizzata in modalità “in presenza”. Ma non finisce qui perché lo staff dell’aspirante candidato composto da un pool di legali di alto profilo professionale sarebbe pronto a spulciare voce per voce i bilanci, sempre che riesca a trovarli sull’obsoleto sito ufficiale del CRU, perché come prevede la legge devono essere pubblicati.
Il clima insomma sta diventando sempre più rovente e quindi visto che il calcio umbro può tranquillamente andare avanti senza Luigi Repace e senza Luca Fiorucci sarebbe il caso da parte dei vertici federali di applicare le più banali regole del buon senso e procedere applicando il “Tra i due litiganti il terzo gode”. Quattro anni di commissariamento potrebbero essere la soluzione giusta per calmare le acque e riportare il calcio umbro sulla retta via.