ECCELLENZA (di Gabriele Grimaldi) – L’emoraggia si è fermata. Il Foligno Calcio dopo 8 turni di digiuno ha ritrovato il tanto desiderato sapore della vittoria domenica scorsa sul campo della Pontevecchio con una vittoria convincente sia sotto il profilo del risultato (0-2) che della prova dei falchetti. Per una volta gli episodi hanno girato dalla parte dei giocatori di Cotroneo che, oltre ad aver una buona prestazione dal punto di vista tecnico e tattico (come avvenuto più volte in stagione e anche nelle 8 partite precedenti senza successi), sono riusciti a limitare al massimo gli errori in fase difensiva, conquistando così 3 punti molto preziosi.

La prima finale, come l’aveva definita il mister alla vigilia, è andata bene e ha dato una importante iniezione di fiducia in vista delle prossime quattro gare che il tecnico ha definito allo stesso modo: finali. A partire da domenica prossima, quando al Blasone arriverà il Ventinella. A guardare le statistiche del Foligno di questa stagione c’è un dato che emerge su tutti: i falchi hanno vinto 5 volte in trasferta come il Sansepolcro e l’Ellera che sono in vetta alla classifica. Meglio hanno fatto solo San Sisto e Branca con 7. Il rovescio della medaglia è che il Foligno in casa ha ottenuto i 3 punti solo 1 volta e che il Ventinella, lontano dalla mura amiche, in 4 occasioni è tornata a casa con la pancia piena. I falchi hanno 3 punti in meno (dopo il -5) proprio rispetto alla formazione di Bisello Ragno e quindi la sfida di domenica diventa assolutamente fondamentale per il cammino futuro della squadra.

Il 26 febbraio l’Eccellenza si fermerà per una domenica e Cotroneo, che domenica scorsa ha festeggiato i primi gol dei nuovi acquisti Bigarelli e Seghetta, conta sfruttare la sosta per recuperare al meglio della forma alcuni giocatori che per vari problemi fisici devono recuperare la condizione, come Currieri, Peppoloni e Fondi. Alla ripresa dei giochi dopo la pausa il Foligno affronterà queste tre altre finali, per usare le parole di Cotroneo: il 5 marzo in casa del Lama, il 12 al Blasone col Cannara e il 19 tra le mura dell’Angelana.











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