SPOLETO (S.G.) – Nella sosta per le feste di fine anno oltre agli auguri di rito, in campo calcistico si fanno i primi bilanci della stagione. In occasione dello scambio degli auguri la Ducato Spoleto pur nel momento di difficoltà ha tenuto a tranquillizzare i propri giocatori ribadendo con forza di esser loro vicini e di credere nella riuscita degli sforzi di tutti tesi a raggiungere la salvezza. Certo qualcosa non è andato per il verso voluto ma alla Società piace e apprezza moltissimo l’impegno, l’abnegazione e la volontà profusa da tutti i componenti la rosa alla ricerca dei migliori risultati. Il ‘progetto’ Ducato ha traguardi pluriennali e non può fermarsi di fronte a qualche risultato negativo della prima stagione. Possibilità di salvezza ce ne sono e la squadra ha le potenzialità per raggiungere il traguardo prefissato per quest’anno.

Per un’analisi tecnica chiediamo di conoscere il pensiero di mister Matteo Di Tanna (foto) giovane tecnico della Ducato Spoleto.

Tanti sono stati gli ostacoli che non hanno permesso alla Ducato di raggiungere i risultati sperati. Come pensa sia andata questa prima parte della stagione anche alla luce degli ostacoli affrontati?
“Andando ad analizzare tutte le partite affrontate, è chiaro che il problema maggiore è nell’incisività sotto porta. Alla terza giornata avevamo 5 gol fatti (miglior attacco del campionato) e 6 punti. Da lì abbiamo fatto solo 7 gol, chiudendo in svantaggio di un gol il primo tempo solo in 4 occasioni su 17 gare (M. Martana, Angelana, Castiglione del Lago e Orvietana). Su 13 partite rimanenti ne abbiamo sbloccate 2 (Lama e Castel del Piano) e in 11 occasioni abbiamo chiuso il primo tempo 0-0. Questo vuol dire che abbiamo giocato grandissima parte delle partite alla pari e vuol dire che nei secondi tempi abbiamo sperperato qualcosa come 8 punti in classifica”.

Per la seconda parte della stagione cosa ritiene serva per raggiungere i traguardi desiderati?
“Nella seconda parte di stagione servirà sicuramente tenere ben presente questa statistica e migliorare lo score offensivo. Dobbiamo essere più bravi a sbloccare le gare perché poi sicuramente le energie mentali aumentano e di conseguenza la concentrazione e poi perché da quello che ho visto nei secondi tempi si gioca veramente poco. Tra infortuni sostituzioni e perdite di tempo il gioco effettivo è davvero limitato e prendere gol in quel frangente sportivamente parlando ti uccide”.

Come vede il finale di stagione in Eccellenza? Quali squadre saranno protagoniste? E la Ducato?
“Il campionato è stato segnato all’inizio da tutti gli infortuni derivanti dal lungo stop per il Covid. L’Orvietana con la scelta di prendere calciatori dalla D o dall’eccellenza laziale e che quindi non si erano mai fermati ha dato uno scossone al campionato, ha potuto schierare sempre un 11 base ed è diventata “squadra” prima di tutte. Credo arriverà in fondo. La Narnese nonostante i tanti infortuni è rimasta lì e sono stati bravi. Il Lama ora può vincere la Coppa e sta risalendo. A S. Giacomo non mi aveva impressionato nonostante i tanti nomi ma ultimamente l’ho rivista giocare e vanno a mille. Ellera e Castiglione del Lago hanno avuto troppi infortunati così come Nestor e Angelana ma si sapeva che erano squadre destinate a risalire la classifica, basta vedere le rose al completo che hanno adesso. Noi ce la giochiamo, lì in fondo, con Assisi, Gualdo e Thyrus che, nonostante abbia un attaccante che da solo ha segnato più della Ducato, è la più vicina a noi. Spero che tra Babbo Natale e la Befana ci hanno reglato Luparini in campo perché sono davvero convinto che i ragazzi stiano facendo il massimo ma non possiamo prescindere da un giocatore come Alessandro. Del rientro dell’ex Voluntas se ne agevolerà sicuramente anche Di Nicola perché non avrà il peso dell’attacco tutto sulle sue spalle. Antonio è un ragazzo che ci tiene tantissimo e troppo spesso lo vedo triste e questo ci dispiace”.

 











Commenti