FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Il Foligno Calcio ha ripreso oggi pomeriggio ad allenarsi a quasi due settimane dall’ultima partita, il derby perso con la C4 per 1-0 a Spello in Coppa di Eccellenza. I falchi, infatti, domenica scorsa non hanno disputato la prima partita di campionato perché sono stati i primi a “godere” del turno di riposo. La squadra di Cotroneo farà il suo esordio questa domenica 11 settembre sul campo del Castigione del Lago che ha iniziato il suo percorso con una sconfitta.
Di questa ripartenza del Foligno abbiamo parlato con Manuel Colavita, direttore sportivo del club.
Come ha vissuto la squadra questi giorni senza partite?
Gli allenamenti sono andati molto bene, i ragazzi stanno crescendo a livello umano e di gruppo oltre a quello tecnico-tattico. Credo davvero che il mister sia un grandissimo valore aggiunto. Sa leggere delle situazioni che fino ad oggi non riuscivamo a cogliere bene. E’ inutile impostare su un solo concetto e modo di lavorare e lui su questo è molto duttile e originale. Ha una sua identità di gioco, ma poi ogni partita va affrontata a sé. Come si è visto con la C4. Noi, a differenza loro, accusiamo la mancanza anche di soli 2-3 elementi. Penso a Dell’Orso che non c’era. Lui è il capitano ed è stata una mia scommessa lo scorso anno. Ha fatto sempre il difensore centrale, ma vedevo un passo, un dinamismo e una tenacia che potevano esaltarsi da terzino. E’ un ragazzo che in quel ruolo lì ci fa stare bene, è uno dei giovani più forti. Chi ha giocato fino a oggi ha fatto bene e non voglio caricarli di responsabilità. Abbiamo deciso, a differenza di altre squadre che lo dicono e basta, di puntare sui giovani e lo stiamo dimostrando. Sias è un 2005 che purtroppo è stato ai box per quasi 2 stagioni, ma per me ha un grande margine di crescita e in prospettiva sarà un giocatore importante. Anche Pucci, 2003 di Foligno, ha un senso di appartenenza mostruoso e con la C4 ha fatto un’ottima partita, gli è mancata solo la ciliegina del gol. Noi vediamo e sentiamo i ragazzi ogni giorno, lo spirito è quello giusto e la voglia c’è.
Quali sono gli obiettivi di questo Foligno?
E’ motivo di orgoglio aver rifondato il settore giovanile e fare qualcosa di continuativo e importante, ma è chiaro che oltre ai tantissimi pro ci vorrà pazienza perché il progetto è a lungo termine per far crescere i giovani e farli maturare. Vogliamo partire dal basso per mandare a giro questa “ruota”. Vittoria, pareggio e sconfitta fanno parte del gioco, basta guardare il Psg che è piena di fenomeni e non si impone in Europa. Noi ci siamo rimboccati le maniche e non ci teniamo indietro a fare indietro nulla. Dalle 8 a mezzanotte si cerca di essere presenti in tutto e per tutto. L’impegno da parte nostra non manca mai e lo facciamo con grande passione. Sono convinto che il progetto alla lunga sarà vincente e la strada percorsa è quella giusta. Non ci poniamo obiettivi. E’ chiaro che ci siamo presi grosse responsabilità. Non diremo di puntare a vincere il campionato e o puntare solo a salvarci. Partita dopo partita puntiamo a valorizzare il progetto e cercare di fare il meglio possibile. Il più in là possiamo arrivare, meglio è.
E’ arrivato il nuovo attaccante dal mercato?
Non posso dire che è arrivato, ma posso dire che l’abbiamo preso. Non è ancora in rosa con noi, non arriverà per la partita di domenica perché si tratta di uno straniero che fa il suo primo tesseramento italiano. Per motivi burocratici, non potrà essere presente. Mi auguro ci sia per la seconda. Sapevamo di dover intervenire sul mercato e non l’abbiamo presa perché abbiamo bocciato qualcuno, ma solo per una crescita della squadra e perché poi giochiamo a 2 punti, per cui c’era bisogno di un’altra punta. Si tratta di un over francese che è molto esperto, ha alle spalle diversi campionati anche più importanti dell’Eccellenza e all’estero, in Austria e Bulgaria. Farà crescere i giovani, un po’ Ibrahimovic con Leao. La Grutta? Da seconda punta non riesce a muoversi al meglio, un po’ come Peluso lo scorso anno in cui in 9 partite fece 2 gol perché era da solo, poi quando è arrivato Ciganda e lui ha iniziato a spaziare da seconda punta, ha fatto 9 gol in 12 partite. L’idea è un po’ questa.
Quali sono le favorite alla vittoria dell’Eccellenza?
Credo fortemente che la candidata alla vittoria del campionato sia l’Ellera che ha dimostrato di essere forte lo scorso anno e si è rinforzata. La C4 è partita un po’ così ma ha una rosa di giocatori che alla lunga le consentirà di lottare per i primi posti. Il Massa Martana ha una società solida, così come il Castiglione del Lago. Conosco dei giocatori come Bura e so che loro giocano come noi, col 3-5-2. Il Sansepolcro con Essoussi può dire la sua, ha Locchi che per me è come un fratello ed è un centrocampista davvero bravo.