FOLIGNO – Riceviamo dal Comune di Foligno e pubblichiamo una nota del sindaco Stefano Zuccarini in merito alla polemica che si è accesa sul Rally “Città di Foligno”.

“In una nota diffusa dalle ‘Donne Arci Subasio’ il 4° Rally ‘Città di Foligno’, sostenuto dal Comune di Foligno, viene definito “evento orientato ad una visione maschile del potere” e addirittura “un modello maschile di progresso ormai obsoleto”, ricorrendo alla solita retorica del macho amante di motori e alta velocità. Ogni occasione è buona per attaccare l’Amministrazione Comunale, anche il ricorso a farneticanti tesi”.

Lo sottolinea in un comunicato il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini. “Forse le ‘Donne Arci Subasio’ non sanno che una loro concittadina, Chiara Galli, è la prima donna umbra ad essere diventata una pilota ufficiale di Rally, portando in alto il buon nome della nostra città, e che molte donne hanno partecipato con professionalità e divertimento.

La manifestazione viene definita “non sostenibile dal punto di vista ambientale” – è detto nel comunicato – occorre quindi ricordare che le precedenti amministrazioni di sinistra, hanno sostenuto per ben sei anni consecutivi il “Rally Valle Umbra Sud” con partenza proprio dal centro storico, in piazza della Repubblica.

Le ‘Donne Arci Subasio’ scrivono di ‘aver scoperto’ che sono stati stanziati 63mila euro, riportando una delibera che – proprio per legge e per garantire massima trasparenza – è facilmente reperibile da tutti i cittadini, che hanno il diritto di conoscere l’operato dell’amministrazione. L’evento ha portato a Foligno ben 70 equipaggi di dieci nazionalità diverse, con presenze nel settore dell’accoglienza di circa duemila persone per quattro giorni, tra partecipanti, organizzatori e staff tecnici al seguito, generando ricadute sul settore di ricezione e ristorazione ben più rilevanti.

Un successo confermato, a mezzo stampa, dallo stesso presidente territoriale di Federalberghi, che ha elogiato l’evento. Per non parlare del ritorno a livello promozionale, con troupe televisive e social che hanno ripreso e rilanciato le bellezze storico artistiche e paesaggistiche del territorio. Ricordiamo a chi oggi polemizza sull’utilizzo di soldi pubblici, i buchi di bilancio lasciati in eredità dalla sinistra col fallimento della Fils, il fallimento dell’ex Mattatoio e persino con farmacie comunali in perdita. Non erano certo bei tempi per le casse comunali”.