INDIANAPOLIS – La 500 Miglia di Indianapolis (Indianapolis 500) è la gara automobilistica per eccellenza negli Stati Uniti e dal 1911 si corre il fine settimana del Memorial Day sul circuito ovale del Motor Speedway di Indianapolis. In poche parole la leggenda dell’automobilismo a stelle e strisce.
L’edizione 2023 andata in scena domenica scorsa è stata spettacolare con oltre 300mila spettatori sugli spalti. Dopo circa tre ore, diverse interruzioni e ben 200 giri la gara si è conclusa con un’incredibile volata al fotofinish.
Per la cronaca: Newgarden del Team Peske ha prevalso su Marcus Ericsson (Chip Ganassi Racing) per pochi millesimi di secondo, mentre al terzo posto si è piazzato con appena 4 decimi di ritardo Santino Ferrucci il giovane pilota statunitense di chiare origini italiane del team AJ Foyt Racing. Ebbene su questo glorioso podio di Ferrucci c’è anche lo zampino di un italiano o meglio di uno spoletino.
Si chiama Daniele Cucchiaroni (foto), 42 anni, ingegnere laureato all’Università di Perugia da sempre appassionato di motori e musica jazz. Alla fine ha preferito i motori e dal 2014 si è trasferito negli Stati Uniti dove comunque il jazz non manca di certo. Già dal 2015 è entrato stabilmente a far parte del team AJ Foyt Racing e oggi è uno degli uomini che ha permesso di ottenere questo grande risultato.
“Siamo finiti appena dietro i due alfieri del team Penske e team Ganassi, colossi della Indy Series, il nostro team in confronto è piccolissimo. Abbiamo battuto team importanti come Andretti e Mc Laren”.
L’AJ Foyt Racing era già salito sul podio di altre corse della Indy Series, ma è la prima volta alla 500 Miglia di Indianapolis.
“È l’evento sportivo in un singolo giorno più grande del mondo – commenta Daniele – è la gara velocistica più ambita ed è una fortuna già solo essere presente. Un privilegio esserci da protagonista. Molto stressante però ma bellissimo”…