PERUGIA – Dopo la partita di quarti di finale di Coppa Primavera di Seconda Categoria tra Cascia e Trevana, interrotta dall’arbitro sul 3 a 2 per gli ospiti prima del fischio finale arriva il duro responso del giudice sportivo. Entrambe le società avevano segnalato un atteggiamento dell’arbitro “inaccettabile”.
Il Cascia perde la partita a tavolino per 3 a 0 e dovrà pagare una multa di 800 euro. Tre giocatori squalificati, Medici e Consoli del Cascia per 4 giornate, Macchi della Trevana per una sola giornata. Nel comunicato n° 55 del Cru si legge:
“al 43º del secondo tempo, dopo la terza rete segnata dalla Trevana 2020, il numero 10 del Cascia, Medici Francesco, effettuava deliberatamente una entrata molto violenta in danno del n. 18 della Trevana 2020, Macchi Ivan, non curandosi minimamente del pallone; che quest’ultimo reagiva al violento colpo subito, dando il via ad una violenta rissa a cui partecipavano anche numerose persone non ammesse nel recinto di gioco; che, in particolare, il citato Macchi Ivan veniva colpito in faccia da un tifoso del Cascia che, subito dopo, si avvicinava pericolosamente all’arbitro, con aria minacciosa;
nel contesto si distingueva anche il calciatore n. 5 del Cascia, Consoli Andrea, il quale teneva per il collo il Macchi mentre questi si trovava a terra;
nonostante i tentativi dell’arbitro, di riportare la calma, la situazione peggiorava sempre più e diventava ingestibile, tanto da costringere l’arbitro a dichiarare, anzitempo, la fine della partita;
mentre cercava di raggiungere il proprio spogliatoio, l’arbitro veniva avvicinato minacciosamente da un tifoso del Cascia, armato di mattone, il quale tentava di scagliarglielo contro (tentativo non riuscito in quanto un calciatore del Cascia, sebbene richiestogli dall’aggressore, non si spostava dalla visuale, impedendo – di fatto – il colpo);
Una volta rientrato nel proprio spogliatoio, i tifosi del Cascia ed alcuni tesserati della medesima società non compiutamente identificati, minacciavano reiteratamente l’arbitro, battendo più volte contro la porta dello spogliatoio in segno di intimidazione; che, pertanto, temendo seriamente per la propria incolumità, il direttore di gara chiedeva l’intervento dei carabinieri la quale, giunta sul posto, riusciva a riportare l’ordine;
tuttavia, soltanto alle ore 23,10 l’arbitro, scortato dai carabinieri, poteva lasciare definitivamente l’impianto, “accompagnato” dalle grida di minaccia dei tifosi del Cascia i quali ancora stazionavano lì davanti;
OSSERVA
La responsabilità dell’interruzione della gara deve essere ascritta, evidentemente, alla società Cascia i cui tesserati ed i cui tifosi, hanno – di fatto – reso impossibile la prosecuzione della stessa. Più che di rissa, infatti, si deve parlare di violenta aggressione nei confronti del calciatore della Trevana 2020 n. 18, Macchi Ivan, “reo” di aver reagito al violento e gratuito colpo subito.
L’invasione di campo posta in essere dai tifosi del Cascia e la condotta di numerosi suoi calciatori, appare gravissima e la circostanza che non si siano riscontrate conseguenze fisiche peggiori per gli aggrediti è frutto soltanto del caso (sebbene risulti encomiabile la condotta del tesserato del Cascia – non compiutamente identificato – che ha impedito ad un tifoso di colpire l’arbitro con un mattone).
Assolutamente ingiustificabile ed incomprensibile che una partita di calcio possa condurre ad una reazione del genere, tanto da costringere – fra l’altro – l’arbitro ad uscire dagli spogliatoi soltanto alle ore 23,10 per di più sotto la necessaria scorta dei carabinieri.
DELIBERA
1) La sanzione sportiva della perdita della gara, con il risultato di 0-3, a carico della società Cascia;
2) L’ammenda di € 800,00 a carico della società Cascia (sanzione ridotta in virtu’ del fattivo intervento di un suo tesserato in difesa dell’arbitro);
3) La squalifica di n. 4 giornate a carico di Medici Francesco (n. 10 Cascia);
4) La squalifica di n. 4 giornate a carico di Consoli Andrea (n.5 Cascia);
5) La squalifica di n. 1 giornate a carico di Macchi Ivan (n. 18 Trevana 2020)