SPOLETO – Il terremoto del 2016 danneggiò anche lo Stadio Comunale di Spoleto, ma ad oggi non risulta alcun progetto per il recupero e la ricostruzione dell’impianto sportivo di Proprietà del Comune. Poche città in Italia si possono permettere di avere un stadio al centro storico. Quello di Spoleto è addirittura immerso in un parco verde, il Chico Mendes ed è anche sottoposto a vincoli ambientali e paesaggistici. L’impianto inoltre dispone di un campo da calcio delle dimensioni massime ed è uno dei pochi in Umbria con queste caratteristiche, tanto che in passato anche squadre di serie A lo hanno scelto per effettuare la preparazione estiva.

Di recente la zona a valle del parco Chico Mendes è stata interessata da lavori per la messa in sicurezza dell’area di frana, finanziati dalla Regione Umbria per circa un milione di euro. Questo intervento ha permesso di sistemare la tribuna prato, che per i vincoli della Sovrintendenza rimane comunque scoperta ed accessibile ad un numero minimo di spettatori. Il finanziamento regionale non rientra tra i fondi stanziati per la ricostruzione post sisma ed è precedente al 2016.

Lo stadio di Spoleto però, come noto e come è possibile verificare anche dalla foto, fu danneggiato dal terremoto. L’impianto infatti è all’epoca fu chiuso per problemi di stabilità della tribuna è fu riaperto solo dopo aver montato negli spogliatoio una imponente impalcatura  in lego (foto) all’interno dell’area segreteria-spogliatoi. Sui muri e sul soffitto sono visibili crepe e grandi spaccatura sono evidenti all’altezza dei travi in cemento che sorreggono la tribuna, ma l’intervento urgente attivato dalla giunta Cardarelli ha comunque permesso di assicurare la stabilità della tribuna.

Ebbene a cinque anni dal terremoto quella impalcatura in lego, che difficilmente può essere spacciata per un elemento decorativo, rimane li e ci rimarrà non si sa per quanto tempo, perché da quanto ci risulta non esistono progetti per la riqualificazione dell’impianto. All’epoca, sostiene l’ex consigliere con delega allo Sport Roberto Settimi, furono effettuati tutti i rilievi ed i controlli e la documentazione fu sottoposta all’attenzione del Coni Umbria. Fatto sta però che ne la giunta Cardarelli, ne tantomeno quella De Augustinis (che ha pensato bene di affidare ad un gestore un rudere a 5mila euro l’anno, invece di pensare a riparare con fondi pubblici un bene di sua proprietà) hanno mai inserito lo Stadio tra gli immobili da ricostruire.

La conferma arriva dall’ultima ordinanza straordinaria a firma del commissario straordinario Tombesi “ordinanza speciale per Spoleto” con la quale si chiedono al commissario straordinario per la ricostruzione Legnini ben 25 milioni di euro per la ricostruzione dai maggiori immobili di proprietà pubblica della città. Ebbene tra quelli ancora da ricostruire non risulta lo stadio Comunale.

A questo punto l’appello è rivolto alla nuova amministrazione guidata dal sindaco Andrea Sisti. Premesso che lo stadio è un immobile di proprietà del comune (e quindi dei cittadini) al pari di un teatro o di un qualsiasi altro palazzo o monumento, è obbligatorio domandarsi se esiste il progetto per la sistemazione del danni provocati dal sisma, ma soprattutto se è ancora possibile attingere ai fondi per la ricostruzione anche per sistemare lo stadio.

Se ciò non fosse possibile sarebbe evidente che la città avrebbe perso un’importante opportunità per riqualificare un immobile pubblico di fondamentale importanza per la comunità.

 











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