SPOLETO – Ci pensa il responsabile del progetto futsal della Ducato Spoleto, Matteo Restani a mettere una pietra sopra alle eccessive tensioni che si sono respirate nelle ultime settimane intorno alla prima squadra. Eliminazione dalla Coppa Italia e andamento penalizzante in campionato, unito a qualche nervosismo di troppo scaricato sugli arbitri, non devono fare paura secondo Restani.
“La mia riflessione è molto semplice: dobbiamo ricordare chi siamo e perché siamo nati. Il progetto che ci è stato assegnato dalla società era e rimane quello di costruire delle basi solide per avere, in futuro, una squadra che si tenga in piedi con gli inserimenti del settore giovanile. Lì abbiamo fatto gli investimenti, ampliando lo staff che ruota intorno a Claudio De Moraes”.
Una doppia coppia alla guida dei più piccoli giocatori spoletini.
“Claudio segue la under 15 e la under 13 con Simone Rosi. E colgo l’occasione per far loro i complimenti per aver passato il turno in Coppa, con tre vittorie su tre. Poi abbiamo due squadre di pulcini, allenate da Andrea Marini e Michele D’Angeli. Questa è la Ducato del futuro e, come hanno fatto nella squadra di calcio, tra qualche anno, vogliamo molti di questi giocatori il sabato al PalaRota… sul parquet, non sugli spalti”.
Però è inutile nascondere che le ambizioni della prima squadra erano un po’ diverse…
“Per diversi ordini di motivi stiamo pagando lo scotto del salto di categoria in modo più importante di quanto ci aspettassimo; e mi dispiace, soprattutto per i ragazzi che ci stanno mettendo un impegno impagabile. Ma continuiamo ad avere fiducia in questo gruppo con cui andremo avanti fino alla fine. Gli obiettivi restano quelli: vincere tutte le partite. Ora c’è da stringere i denti, ma i bilanci si fanno alla fine”.
Sabato una di quelle partite da far tremare i polsi: la trasferta in casa della capolista Città di Rieti che ha già fatto vedere il suo valore espugnando il PalaRota in Coppa Italia.