FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – “Il prossimo obiettivo? La prima gara è Berna per la Coppa del Mondo, ma essendo prima gara post olimpica si ricomincerà con molta calma. A breve, nel luglio 2022, ci sono i mondiali di El Cairo. E poi inizia la qualifica olimpica. ho un bel daffare…ma l’unica cosa che posso fare ora è proprio pensare al futuro”.
Andrea Santarelli, spadista folignate, guarda avanti dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che lo hanno visto chiudere al quarto posto. Il campione nato e cresciuto nella città della Quintana ha ricevuto oggi, 24 settembre, il premio dei Primi d’Italia a Palazzo Trinci durante il festival dei primi piatti.
“Non ho raggiunto la medaglia e questa è delle delusioni più grandi – ha ammesso riguardo al risultato di Tokyo – Ma chiaramente l’Olimpiade lascia qualcosa che va al di là del risultato come le emozioni, i valori e le sensazioni che lo sport riesce a dare. Già arrivare alle Olimpiadi è un obiettivo. Nel 2016 prendemmo due medaglie? E’ vero, ci riproveremo la prossima… quella di Rio è stata molto particolare, l’obiettivo della vita in quel momento e l’avevo dedicata al mio maestro scomparso nel 2008. Dopo che l’ho vinta mi sono sentito quasi svuotato, è stata la cosa più bella che mi potesse succedere a livello sportivo-professionale”.
Santarelli ha svelato anche altri aneddoti: “Quando ho capito che scherma poteva essere la mia strada? E’ tutto un divenire, una scalata molto rapida soprattutto in uno sport dove non ci sono tantissimi iscritti e fin da piccolo sei catapultato in una realtà nazionale e poi internazionale – ha spiegato – Quindi da subito si capisce se si può raggiungere un livello professionistico. Quando ho vinto il titolo italiano a 14 anni, era auspicabile che avrei raggiunto alti livelli. Dove ho appeso la medaglia 2016? E’ sopra una mensola, niente di speciale. Il ricordo importante è l’evento, la medaglia è la dimostrazione e la tengo lì…perché è bella”.
L’assessore allo sport Decio Barili è intervenuto: “So che gli è rimasta di traverso questa spedizione olimpica – ha detto – Ammesso e non concesso che un quarto posto sia una sconfitta, quello che Andrea dice è un valore aggiunto per l’uomo e l’atleta. Qualche momento di insoddisfazione nella vita ogni uomo lo prende, la grandezza è dimostrare che da quello schiaffo si risale più forti e capaci. Sono certo che questa ‘delusione olimpica’ sarà foriera di grandi soddisfazioni future. ha già vinto con la presenza alle Olimpiadi. Andrea è l’orgoglio di Foligno e dello sport folignate”.