FOLIGNO – Il ciclismo unisce al di là di qualsiasi differenza. È un messaggio potente, pur nella sua semplicità, quello lanciato domenica 22 maggio da “Avanti Tutti!”, evento che, sotto la regia organizzativa dell’Unione Ciclistica Foligno e del gruppo Ormesasrl, ha fatto splendere il Ciclodromo di Corvia con la luce dei valori più belli dello sport, della socialità e dell’inclusione.
I protagonisti assoluti della giornata sono stati i 40 bambini partecipanti, disabili e non, che si sono cimentati in una serie di attività ludico-sportive a tema bici. Suddivisi in gruppi misti i piccoli ciclistisi sono cimentati in tre distinte postazioni di gioco (“Il mostro che fa solletico”, “Colpito e affondato” e “Percorso a ostacoli”), sotto la guida e l’animazione dei terapisti di Ormesa e dei tecnici dell’UC Foligno Start. Il programma si è concluso poi con il giro di pista e la premiazione finale, a cui tutti i presenti hanno risposto con estremo entusiasmo ed energia, regalando agli astanti e alle famiglie dei momenti speciali e carichi dal punto di vista emotivo. Proprio nelle emozioni generate risiede il successo più importante di una manifestazione che ha dato l’opportunità a tanti bambini di giocare, divertirsi e stare in compagnia allo stesso modo, riconoscendosi e trovando valore nelle rispettive differenze.
Attraverso “Avanti Tutti!” è stato gettato il primo mattoncino di un progetto che andrà a integrare sempre più sport e sociale, in linea coi valori e con la visione fortemente condivisi sia dal management di Ormesa che dell’UC Foligno e dell’UC Foligno Start. Un percorso destinato magari a coinvolgere in futuro altre realtà e forze di eccellenza della “Città della Quintana”, rappresentata per l’occasione a livello istituzionale dall’assessore con delega allo sport Decio Barili e dal coordinatore della Consulta per lo sport Alberto Stefanecchia.
Doveroso riservare infine la chiosa alle parole di un altro promotore dell’evento come il Dott. Massimo Stortini, che ha sintetizzato al meglio spirito e intenti della giornata: “Oggi abbiamo davvero toccato con mano l’inclusione nella sua accezione più pura. Sta a noi adesso riflettere su questa esperienza per renderla un modello anche per altre occasioni, da perseguire anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle scuole e di altre realtà volenterose del territorio”.