SPOLETO – È una delle più belle realtà di attività ed impegno sociale della città di Spoleto e non solo perché il progetto calcio integrato, attivato già da diversi anni dalla Ducato, è tra i più importanti e partecipati dell’Umbria.
Sono ben 18 i ragazzi e le ragazze provenienti anche da altri comuni, che partecipano con grande piacere all’attività sportiva (calcio) agli ordini del tecnico e coordinatore Davide Feliziani. La FIGC negli ultimi anni ha investito molto sull’attività sociale, trasformando il calcio anche in un importante veicolo di condivisione e socializzazione.
La Ducato ed in particolare il Presidente Michele Zicavo si è impegnata in modo particolare su questo fronte e anche se non esiste un campionato vero e proprio i ragazzi hanno preso parte a numerose iniziative organizzate proprio dalla Federazione.
Ora però questa bella realtà sociale è stata costretta a ridurre notevolmente le attività. Si perché con l’avvio dei lavori di riqualificazione di più di una palestra a Spoleto c’è carenza di spazi per praticare attività sportiva e a pagare le conseguenze di questa problematica sono proprio i ragazzi del calcio integrato.
Fino all’anno scorso giocavano a calcio a 5 una volta a settimana al Palatenda di via Laureti, che ora però non è più disponibile perché sono iniziati i lavori per il restyling.
I ragazzi del calcio integrato quindi sono stati costretti a trasferirsi al PalaRota, ma l’impianto è disponibile solo una volta ogni 15 giorni. Ma non finisce qui, il PalaRota è spesso impegnato per le gare o le partite delle varie società locali e quindi è successo più di una volta che è saltato anche quell’allenamento previsto ogni due settimane.
Ora i ragazzi nella stagione invernale devono giocare al chiuso per evitare di ammalarsi, ma vista la situazione l’attività è diminuita notevolmente.
Gli stessi atleti vorrebbero giocare di più, magari una volta a settimana come l’anno scorso. Se il PalaRota è indisponibile sarebbero anche disposti a spostarsi in un’altra palestra. L’appello dei genitori per individuare gli spazi quindi è rivolto al comune ed in particolare all’ufficio sport.
Difficile pensare che non si riesca a trovare una soluzione.