FOLIGNO (di Roberto Mattia) – Il 2022 si concluderà esattamente come il 2021. Non è un deja-vu, ma pura realtà, frutto di sudore, entusiasmo, voglia di lavorare e di mettersi alla prova ogni giorno. L’Atletico Foligno è primo in classifica e sta facendo ancora sognare, ma guai a mettere il naso più in là della “prossima partita”. La squadra di Marco Bettelli nell’ultimo turno prima di Natale ha superato nettamente il Perugia per 6-0 nel derby, allungando in vetta e alimentando ancora di più questo sogno, iniziato l’anno scorso.

Chi meglio del capitano Elisa Narcisi può fotografare il momento? Probabilmente nessuno… «Il nostro è un sogno che prosegue, ma che va al di là delle vittorie e dei risultati. Quello che ci interessa è migliorarci in tutto. Il nostro proposito, la nostra sfida, è crescere: quando si gioca bene e si vince la soddisfazione è sicuramente maggiore di quando il risultato arriva giocando male. Siamo prime in classifica e questo ci dà ancora più carica. L’aumento dei risultati positivi è direttamente proporzionale alle responsabilità: noi però siamo molto brave a stemperare l’ambiente, a mantenerci mentalmente libere. Ci piace metterci alla prova e questo non è scontato nel mondo dello sport. Diciamo – ride – che amiamo il rischio»

Dopo l’ottima annata scorsa non c’era il rischio appagamento? «Forse sì, ma di questo buona parte del merito va a mister Bettelli. Viene da un ambiente prettamente maschile e ha “portato” un gioco diverso: ci ha dato strumenti inediti per il gioco femminile. Sento che stiamo maturando ancora di più come persone e, per osmosi, anche come giocatrici; inoltre si sta incrementando ancora di più la forza del gruppo.  Chiaramente quando parlo del mister mi riferisco anche alla società che ha voluto non accontentarsi. Sarebbe stato facile adagiarsi su quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Per noi è una sfida molto interessante, che ci è piaciuto raccogliere. Non pensiamo ai risultati, al futuro: mettiamo attenzione solo alla domenica, al qui e ora. E questa è la nostra vera ricchezza. Costruiamo il futuro mattoncino per mattoncino, allenamento per allenamento, partita per partita. Personalmente sono reticente alle aspettative ed apprezzo molto la concretezza: questo è un atteggiamento comune a tutta la squadra, che ha i piedi ben per terra».

Elisa pone poi l’attenzione su un passaggio non scontato: «Ha aiutato molto la sconfitta con il Chiaravalle. Ci è servita, dopo tante vittorie, perché ci ha permesso di capire veramente quali sono i nostri errori. Vero che il mister non manca mai di farceli notare, ma dopo una vittoria uno accetta “più dolcemente” gli sbagli. Quel ko ci ha stimolato ad impegnarci ancora di più per migliorare».

L’arrivo di Bettelli ha cambiato volto a livello tattico all’Atletico Foligno: «L’impostazione del mister è inedita ed è molto mentale. È offensiva, ma allo stesso tempo non è restrittiva: non ci sono movimenti impostati. Quello che dobbiamo fare è crescere nella capacità di prendere la giusta decisione nel minor tempo possibile e nel momento adatto. Chiaro che abbiamo dei “dogmi”, ma questo stile ci permette di far emergere le nostre caratteristiche e punti di forza».

Qualche tempo fa Bettelli ci diceva che questa squadra aveva ancora un 70% di margine di miglioramento. A che punto siete? «Dovreste sentire il mister… – scherza -. Da un punto di vista generale stiamo cominciando ora a prendere consapevolezza di quello che possiamo fare… Il bello è che con il lavoro si può sempre migliorare. La grinta e la voglia non ci mancano assolutamente. Le squadre si rafforzano durante la pausa, il girone di ritorno si fa sempre più duro. Emergerà chi risponderà nella maniera più adeguata nei match e noi dovremo dimostrare di essere più bravi degli altri. Sarà nel ritorno che vedremo chi siamo: tutte le squadre daranno il 100% contro di noi, visto che siamo prime, e così avremo modo di crescere ancora: questo è il bello dello sport. Ogni domenica c’è una sorpresa e così è divertente: non c’è nulla di semplice e questo ci appaga».

 











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