PERUGIA – Il 12 ottobre 2020  ha compiuto 16 anni, ma il regalo più bello per il suo compleanno è arrivato solo domenica scorsa. A farglielo è stato l’allenatore della nazionale femminile di pallavolo Davide Mazzanti, che da due settimane siede anche sulla panchina della Barroccini Perugia. Il sogno di qualunque giovane pallavolista si è avverato per la schiacciatrice spoletina Anastasia Scarabottini (foto), che domenica a Bergamo ha esordito in serie A1.

Prima o poi sarebbe dovuto arrivare anche il suo momento ed è arrivato all’ottava partita della stagione (10^ giornata), quando nel quarto set della gara tra Bergamo e Perugia il tecnico la ha gettata nella mischia per sostituire nientemeno che Serena Ortolani, colpita al volto dalla palla e costretta a lasciare il campo.

“Quando l’allenatore mi ha chiamata per entrare in campo – rivela Anastasia a pinetavolley.netall’inizio devo dire che non ci credevo. Appena ho fatto il mio ingresso ho cercato di mettere da parte le emozioni e lasciare spazio alla concentrazione”.

Ebbene non poteva esserci esordio migliore perché la spoletina, che ha mosso i primi passi nel mondo della pallavolo alla Clitunno Volley, in battuta ha anche realizzato il suo primo punti in serie A1 e al termine di cinque lunghi set la Bartoccini ha conquistato la seconda vittoria stagionale.

“Il mio impatto – continua Anastasia – credo sia stato abbastanza buono, sono stata molto contenta quando ho messo a segno un punto con la battuta, visto che durante questi giorni mi sono impegnata nel lavorare e migliorare questo fondamentale. Le mie compagne mi hanno incoraggiata ed aiutata ad affrontare questo momento per me molto particolare”.

Nei casi peggiori le esordienti o matricole pagano il pegno tagliando a zero i capelli, ma in questo caso come vuole la tradizione Anastasia se la caverà con un cabaret di paste per le compagne di squadra e lo staff tecnico.

Scherza la giovane spoletina..
“Adesso dovrò offrire la colazione a tutte, credo che dovrò portare sia dolce che salato, ma lo farò volentieri. Il problema è che bar e ristoranti sono chiusi e dunque penso di preparare tutto da sola”.

Quello di domenica a Bergamo è solo il primo passo di una strada che si prospetta ancora lunghissima per una ragazza che oltre a doti fisiche e tecniche dimostra di avere grande serietà e indiscussi valori etico-morali.

In questo bellissimo momento della sua vita il pensiero vola alla famiglia: “Ho dato un’immensa gioia ai miei genitori e ai miei fratelli che non stanno passando un bellissimo periodo di salute”.

 

 











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