FOLIGNO (di Pato) – Consapevolezza. Sicuramente questa la parola chiave che sta spingendo l’Atletico Foligno in queste settimane. Dopo un periodo buio, le ragazze di Battistone si sono sciolte e stanno venendo risultati apprezzabili in quella che è, pur sempre, la stagione di esordio in serie A per la compagine biancoblù. Un gruppo granitico in cui tutti stanno dando il loro contributo. Oggi microfono ad uno degli inserimenti estivi, Eleonora Mercuri (foto di Federico Loreti), che ha dimostrato nelle ultime settimane di poter dare quella classe ed esperienza, fattori determinanti per una neopromossa.
“Sicuramente mi sentivo in dovere di poter dare questo alla squadra quando sono arrivata in Umbria. All’inizio, forse a causa della strada da percorrere per arrivare a Foligno, vuoi perché non è stato facile raggiungere il migliore stato di forma, ho fatto fatica ad ingranare e ci sono state delle prestazioni sotto le mie possibilità. Ora mi sono sbloccata e do il meglio di me, soprattutto il carattere e l’esperienza, gli elementi peculiari che mi contraddistinguono”.
E si sono viste grandi prestazioni sia in fase difensiva, in marcatura sui pivot avversari; ma anche nella capacità di dettare i tempi in fase di possesso, come un autentico metronomo. “Quando giocavo a 11, ero difensore centrale, quindi sono abituata al corpo a corpo. Mentre, per quello che riguarda la gestione del gioco, sono facilitata dal fatto di giocare dietro; situazione da cui è più facile vedere come si sviluppano le situazioni”.
Tutta la stagione dell’Atletico sta traendo beneficio da questi miglioramenti.
“Col senno del poi, potevamo fare meglio all’inizio, ma era nelle cose pagare pegno per’essere una squadra neofita per la categoria. Con il gruppo e le vittorie è sono venute più certezze e la consapevolezza di poter stare in una serie A così bella da rivivere per me, soprattutto in Umbria ed in una realtà come Foligno: è sempre stimolante confrontarsi con giocatrici tra le più forti del mondo, ragazze come Lucileia e Vanessa, che sono state mie compagne di squadra in passato”.
Consapevolezza anche di potersi giocare le proprie carte per accedere alla prestigiosissima Final Eight di Coppa Italia, dopo il 4-2 contro la Lazio.
“All’inizio, forse, nemmeno ci speravamo; ma l’appetito vien mangiando e sarebbe bello sia per la società che per la città poter essere protagoniste in una vetrina così importante per il nostro sport”.
Quella città che sogna con le sue “cinghialette” e se le coccola, facendo sentire sempre più il suo sostegno.
“È bello sentire il pubblico che ti sta vicino perché ci sono momenti in cui quell’adrenalina ti aiuta a superare la stanchezza; noi lo sentiamo Come percepiamo la sempre maggiore attenzione che ci riservano i media: una vetrina per noi e per la società. Speriamo che il PalaPaternesi possa essere sempre più pieno”.