FOLIGNO – La stagione regolare si è chiusa da ormai una settimana e per l’Atletico Foligno è scattato chiaramente il “rompete le righe” dopo la prima storica stagione in Serie A. Ebbene, Davide ha battuto ancora una volta Golia, perché le ragazze della presidente Maria Serena Piorico hanno conquistato con ben tre giornate di anticipo la salvezza matematica.

Una bella soddisfazione, alla faccia (sì, diciamolo) di chi dava le biancorossoazzurre già spacciate. Sembrava una follia, un salto nel vuoto. Eppure… «A giugno dello scorso anno, nei giorni successivi alla vittoria delle “Futsal Finals” e alla conseguente promozione al Campionato di Serie A, ho provato una gran paura – così ha scritto la presidente Piorico sulla pagina Facebook ufficiale della società -. Mi domandavo se eravamo pronti a questo salto, sotto ogni punto di vista. Non mi preoccupavo del risultato, se fossimo retrocesse non sarebbe stata una tragedia. Mi preoccupavo più del fatto di non poter garantire a tutti, staff, giocatrici, collaboratori, dirigenti e appassionati, una situazione che ci avrebbe permesso di svolgere nella condizione migliore questa stagione. Ho avuto persone vicine che mi ripetevano: “Dai, proviamoci”. Collaboratori e amici che si sono fatti in quattro perché tutto andasse nel migliore dei modi. Imprenditori che hanno scelto di sostenerci economicamente e darci fiducia».

Già, pochi ma buoni. Il sostegno del tessuto imprenditoriale all’Atletico Foligno non è che sia stato ampissimo e questo è forse il più grande rammarico per una realtà che a suon di risultati si è fatta strada nel panorama cittadino. Nonostante le difficoltà, Maria Serena Piorico è partita per la nuova avventura: «Ho trovato il coraggio e la forza per affrontare tutto – scrive sempre-. Trovandola nello sguardo delle mie ragazze, nella loro volontà, nelle loro voci, piene di gioia ed entusiasmo».

Ed alla fine la salvezza è stata raggiunta. Le ragazze di Battistone sono sempre uscite a testa alta da ogni campo, conquistando 15 punti, più che sufficienti per evitare l’ultimo posto. Non sono mancati i momenti duri, le difficoltà, le paure derivanti da una realtà sportiva molto più impegnativa rispetto al passato. Nonostante tutto l’umiltà e la coesione hanno fatto centro: «Grazie allo staff tecnico, che con serietà e dedizione ha seguito e supportato le nostre ragazze, dentro e fuori dal campo, anche solo con un abbraccio, anche solo con un sorriso, per far sì che la domenica potessero giocare contro le “più grandi” con lo sguardo affamato di chi scende in campo per giocarsela, sempre. Grazie ai dirigenti, che in maniera impeccabile, senza tralasciare nulla, hanno reso tutto più semplice. Grazie alle ragazze, alle giocatrici, che pur non essendo “professioniste” hanno dimostrato di esserlo comunque.

Con serietà, costanza e pazienza. Anche quando il tempo non era dei migliori. Grazie anche a quelle persone che dicevano: “Ma dove vogliono andare con questa squadra?!” Perché ci avete dato la forza di scommettere su noi stessi come mai prima ad ora, rendendoci fieri di avere “questa squadra!”. Grazie ai nostri sostenitori che la domenica hanno aperto il cuore e gridato a squarcia gola insieme a noi».

Ecco, perché l’Atletico piano piano ha cominciato ad attrarre maggior pubblico e interesse e questo è un segnale incoraggiante per il futuro. A proposito: quale futuro? «Io non so cosa ci riserverà il futuro e per quanto ancora avremmo la possibilità di rimanere nella massima categoria, ma nel frattempo godiamoci questo traguardo, godiamoci il nostro presente, con lo sguardo fiero ed orgoglioso di chi sà di aver vinto la scommessa più difficile di tutte!». Di sicuro la volontà è quella di vincere una nuova scommessa e di migliorare sempre di più.











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